Nell’ambito del turismo culturale, i cosiddetti "millenials" sono più propensi a utilizzare un consulente per pianificare una vacanza: più del 40% ritiene che le proprie scelte di destinazione rivelino qualcosa su chi sono, e il 72% usa il viaggio per avere nuove prospettive e scoprire nuovi modi di vivere (AirGuide Business, 2020). Un’ampia letteratura internazionale dimostra che la richiesta di esperienze coinvolgenti, emozionanti e di interazione personale, con le comunità locali, è in crescita. Il viaggio è sempre più inteso come catalizzatore di connessioni più profonde con il sé, la natura, i luoghi e le persone. In particolare, emerge un grande interesse verso sofisticate esperienze “trasformative” (autorealizzazione, crescita, identità). A tutto ciò si aggiunge la questione del necessario sviluppo sostenibile dell’industria del turismo che può portare alla trasformazione di comunità locali che, a loro volta, hanno un impatto su quelle globali. (Seeler e Schänzel, 2019) La demo Voyageur, ad esempio, si basa sulla discrepanza tra le esigenze degli utenti, alla ricerca di servizi, e lo stato attuale dei motori di ricerca. A differenza degli aspetti oggettivi che possono essere forniti fedelmente dai gestori dei servizi turistici, gli utenti si aspettano che i dati, sulle componenti esperienziali, provengano da altri clienti. Tali dati sono espressi nelle recensioni online e nei social media. D’altra parte, fare ricerca sugli aspetti esperienziali dei servizi è piuttosto complicato perché l'universo delle esperienze è vasto, soggettivo e personale. Inoltre, viene espresso utilizzando molte varianti linguistiche e i database non riescono a cogliere questo genere di sfumature. (Megagon Labs, 2019) Durante il XX secolo, il paesaggio e l’architettura hanno subito un processo di allontanamento da quella “cultura materiale” che, per secoli, ha prodotto quei rapporti eterogenei chiaramente riconosciuti come il maggior valore dell’Italia. Questo fenomeno ha portato a un disconoscimento progressivo del valore sociale del Bene Culturale, così come sancito dall’art. 9 della Costituzione. Mentre il sistema paese perdeva contatto con lo spirito della propria identità materiale, i processi culturali generali, a livello mondiale, tendevano a riscoprire il valore dell’esperienza di viaggio intesa come possibilità di trovare quei modi di vivere peculiari di un dato territorio. Bisogna dunque chiedersi, con urgenza, come proseguire sulla strada della valorizzazione di questi aspetti per la loro conservazione, ipotizzando anche un eventuale recupero di quei territori ormai deteriorati e, per questo, non più appetibili dal punto di vista turistico. Questo contributo illustra una metodologia di analisi e di progetto, e alcuni casi studio, sia in ambito architettonico che paesaggistico, finalizzati alla realizzazione di un’architettura che sappia armonizzarsi con il contesto culturale in cui viene inserita, e che abbiamo definito microarchitettura.

Experiential travel in protected areas. Projects, methodologies and case studies

Olivia Longo
Writing – Original Draft Preparation
;
2022-01-01

Abstract

Nell’ambito del turismo culturale, i cosiddetti "millenials" sono più propensi a utilizzare un consulente per pianificare una vacanza: più del 40% ritiene che le proprie scelte di destinazione rivelino qualcosa su chi sono, e il 72% usa il viaggio per avere nuove prospettive e scoprire nuovi modi di vivere (AirGuide Business, 2020). Un’ampia letteratura internazionale dimostra che la richiesta di esperienze coinvolgenti, emozionanti e di interazione personale, con le comunità locali, è in crescita. Il viaggio è sempre più inteso come catalizzatore di connessioni più profonde con il sé, la natura, i luoghi e le persone. In particolare, emerge un grande interesse verso sofisticate esperienze “trasformative” (autorealizzazione, crescita, identità). A tutto ciò si aggiunge la questione del necessario sviluppo sostenibile dell’industria del turismo che può portare alla trasformazione di comunità locali che, a loro volta, hanno un impatto su quelle globali. (Seeler e Schänzel, 2019) La demo Voyageur, ad esempio, si basa sulla discrepanza tra le esigenze degli utenti, alla ricerca di servizi, e lo stato attuale dei motori di ricerca. A differenza degli aspetti oggettivi che possono essere forniti fedelmente dai gestori dei servizi turistici, gli utenti si aspettano che i dati, sulle componenti esperienziali, provengano da altri clienti. Tali dati sono espressi nelle recensioni online e nei social media. D’altra parte, fare ricerca sugli aspetti esperienziali dei servizi è piuttosto complicato perché l'universo delle esperienze è vasto, soggettivo e personale. Inoltre, viene espresso utilizzando molte varianti linguistiche e i database non riescono a cogliere questo genere di sfumature. (Megagon Labs, 2019) Durante il XX secolo, il paesaggio e l’architettura hanno subito un processo di allontanamento da quella “cultura materiale” che, per secoli, ha prodotto quei rapporti eterogenei chiaramente riconosciuti come il maggior valore dell’Italia. Questo fenomeno ha portato a un disconoscimento progressivo del valore sociale del Bene Culturale, così come sancito dall’art. 9 della Costituzione. Mentre il sistema paese perdeva contatto con lo spirito della propria identità materiale, i processi culturali generali, a livello mondiale, tendevano a riscoprire il valore dell’esperienza di viaggio intesa come possibilità di trovare quei modi di vivere peculiari di un dato territorio. Bisogna dunque chiedersi, con urgenza, come proseguire sulla strada della valorizzazione di questi aspetti per la loro conservazione, ipotizzando anche un eventuale recupero di quei territori ormai deteriorati e, per questo, non più appetibili dal punto di vista turistico. Questo contributo illustra una metodologia di analisi e di progetto, e alcuni casi studio, sia in ambito architettonico che paesaggistico, finalizzati alla realizzazione di un’architettura che sappia armonizzarsi con il contesto culturale in cui viene inserita, e che abbiamo definito microarchitettura.
2022
978-88-6242-673-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/563189
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