La monografia analizza l'evoluzione e le criticità del ricorso alla decretazione d'urgenza nel sistema legislativo italiano, con particolare attenzione alle implicazioni costituzionali e ai recenti sviluppi normativi. Partendo dal principio che la funzione legislativa è attribuita al Parlamento, come sancito dall'art. 70 della Costituzione, l'autore evidenzia come l'abuso dei decreti-legge abbia progressivamente invertito il rapporto tra regola ed eccezione, minando i fondamenti dello stato liberale e democratico. Attraverso una ricognizione delle prassi legislative, il testo mostra come l'uso improprio degli strumenti normativi governativi abbia trasformato il sistema delle fonti del diritto, alterato il procedimento legislativo e compromesso il ruolo centrale del Parlamento. Particolare rilievo è dato alle conseguenze della pandemia di COVID-19, che ha introdotto nuove dinamiche nella decretazione d'urgenza, e alle anomalie legate alla "monocameralizzazione alternata" e alla gestione dei tempi parlamentari. L'analisi si avvale di dati empirici relativi ai decreti-legge adottati durante la XVIII Legislatura. Inoltre, esamina il ruolo delle istituzioni di garanzia, come la Corte costituzionale e la Presidenza della Repubblica, il cui interventismo non è riuscito a frenare efficacemente il fenomeno. In conclusione, il libro propone una riflessione critica sulle riforme costituzionali finora prospettate al fine di contenere l'abuso della decretazione d'urgenza e riafferma la necessità di un rigoroso rispetto della natura precettiva della Costituzione.
Decreto-legge e alterazione del quadro costituzionale. Distorsioni del bicameralismo, degenerazioni del sistema delle fonti e inefficacia dei controlli
lorenzo spadacini
2022-01-01
Abstract
La monografia analizza l'evoluzione e le criticità del ricorso alla decretazione d'urgenza nel sistema legislativo italiano, con particolare attenzione alle implicazioni costituzionali e ai recenti sviluppi normativi. Partendo dal principio che la funzione legislativa è attribuita al Parlamento, come sancito dall'art. 70 della Costituzione, l'autore evidenzia come l'abuso dei decreti-legge abbia progressivamente invertito il rapporto tra regola ed eccezione, minando i fondamenti dello stato liberale e democratico. Attraverso una ricognizione delle prassi legislative, il testo mostra come l'uso improprio degli strumenti normativi governativi abbia trasformato il sistema delle fonti del diritto, alterato il procedimento legislativo e compromesso il ruolo centrale del Parlamento. Particolare rilievo è dato alle conseguenze della pandemia di COVID-19, che ha introdotto nuove dinamiche nella decretazione d'urgenza, e alle anomalie legate alla "monocameralizzazione alternata" e alla gestione dei tempi parlamentari. L'analisi si avvale di dati empirici relativi ai decreti-legge adottati durante la XVIII Legislatura. Inoltre, esamina il ruolo delle istituzioni di garanzia, come la Corte costituzionale e la Presidenza della Repubblica, il cui interventismo non è riuscito a frenare efficacemente il fenomeno. In conclusione, il libro propone una riflessione critica sulle riforme costituzionali finora prospettate al fine di contenere l'abuso della decretazione d'urgenza e riafferma la necessità di un rigoroso rispetto della natura precettiva della Costituzione.File | Dimensione | Formato | |
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