Una rilettura critica dell’eredità Radical porta non solo alla riscoperta e alla rivalutazione di studi che, in un recente passato, apparivano generosi, arditi preconizzatori di mondi altri. Si tratta di progetti scaturiti dall'immaginazione di figure intellettuali ibride, in cui la componente «resistente» del pensiero riusciva a combinare le istanze di carattere scientifico − e le relative conquiste in campo elettronico, informatico, biomedico − con riflessioni di tipo economico, filosofico, artistico, in un processo progettuale unitario integrato e partecipativo. Le sperimentazioni Radical, reggono anche ad una analisi di carattere tecnico-realizzativa poiché non rinunciavano a ragionare in termini di progettualità pur avvalendosi di avveniristici dettagli costruttivi. Tralasciando l’aspetto fumettistico della grafica dell’epoca riescono infatti a trasmettere ancora una lezione di architettura, sebbene intrisa di valori di innocente surrealismo, una lettura che potrebbe suggerirci la necessità (parafrasando il motto sessantottino del maggio francese) di restituire potere all'immaginazione anche al di là delle tecnologie in auge oggi.

Potere all'immaginazione

ANGI, Barbara
2010-01-01

Abstract

Una rilettura critica dell’eredità Radical porta non solo alla riscoperta e alla rivalutazione di studi che, in un recente passato, apparivano generosi, arditi preconizzatori di mondi altri. Si tratta di progetti scaturiti dall'immaginazione di figure intellettuali ibride, in cui la componente «resistente» del pensiero riusciva a combinare le istanze di carattere scientifico − e le relative conquiste in campo elettronico, informatico, biomedico − con riflessioni di tipo economico, filosofico, artistico, in un processo progettuale unitario integrato e partecipativo. Le sperimentazioni Radical, reggono anche ad una analisi di carattere tecnico-realizzativa poiché non rinunciavano a ragionare in termini di progettualità pur avvalendosi di avveniristici dettagli costruttivi. Tralasciando l’aspetto fumettistico della grafica dell’epoca riescono infatti a trasmettere ancora una lezione di architettura, sebbene intrisa di valori di innocente surrealismo, una lettura che potrebbe suggerirci la necessità (parafrasando il motto sessantottino del maggio francese) di restituire potere all'immaginazione anche al di là delle tecnologie in auge oggi.
2010
9788854831261
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