La voce si occupa di un profilo generale della tipicità colposa: si tratta del “nesso di rischio” che deve sussistere affinché un evento lesivo possa essere imputato a titolo di colpa. Questo nesso si identifica generalmente con due momenti di giudizio ex post: il primo è volto a stabilire se l’evento è concretizzazione del medesimo rischio non consentito sotteso alla condotta colposa, ovvero se rientra nello scopo di protezione della regola cautelare inosservata; il secondo è diretto a verificare se il comportamento alternativo diligente avrebbe consentito di evitare l’evento. In questa sede si approfondisce il versante della “concretizzazione del (nesso di) rischio”, senza però tralasciare il suo rapporto con il giudizio controfattuale basato sulla cd. condotta alternativa lecita. L’indagine considera profili teorici, espressioni giurisprudenziali e casistiche rilevanti in argomento. In particolare, si esaminano alcune possibili declinazioni del criterio in parola in ipotesi di contributo della vittima o di un terzo nella realizzazione dell’evento oggetto di imputazione. Chiude la voce una riflessione sul rapporto fra responsabilità penale per “fatto proprio e colpevole” e “sorte morale”.
Concretizzazione del (nesso di) rischio
Perin, Andrea
2021-01-01
Abstract
La voce si occupa di un profilo generale della tipicità colposa: si tratta del “nesso di rischio” che deve sussistere affinché un evento lesivo possa essere imputato a titolo di colpa. Questo nesso si identifica generalmente con due momenti di giudizio ex post: il primo è volto a stabilire se l’evento è concretizzazione del medesimo rischio non consentito sotteso alla condotta colposa, ovvero se rientra nello scopo di protezione della regola cautelare inosservata; il secondo è diretto a verificare se il comportamento alternativo diligente avrebbe consentito di evitare l’evento. In questa sede si approfondisce il versante della “concretizzazione del (nesso di) rischio”, senza però tralasciare il suo rapporto con il giudizio controfattuale basato sulla cd. condotta alternativa lecita. L’indagine considera profili teorici, espressioni giurisprudenziali e casistiche rilevanti in argomento. In particolare, si esaminano alcune possibili declinazioni del criterio in parola in ipotesi di contributo della vittima o di un terzo nella realizzazione dell’evento oggetto di imputazione. Chiude la voce una riflessione sul rapporto fra responsabilità penale per “fatto proprio e colpevole” e “sorte morale”.File | Dimensione | Formato | |
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