Riflettere del corpo delle donne in prospettiva costituzionale è questione non facile perché è un tema dai confini piuttosto fluidi: infatti, deve essere costruito a partire da reticoli costituzionali che lo studioso deve sua sponte erigere, inoltre interseca diverse discipline giuridiche. Il filo conduttore dell'opera è il principio di dignità, che tuttavia non rende del tutto chiaro il perimetro d’indagine nello studio del rapporto fra corpo delle donne, mercato e principi costituzionali. Sin dall’introduzione si evince che le implicazioni del corpo femminile, pur essendo molteplici, hanno riguardo, da un lato, all’impossibilità di ridurre il corpo alla sola dimensione del mercato e, d’altro lato, alla tutela dell’autodeterminazione della persona, che deve restare libera da decisioni o coartazioni altrui, da condizionamenti economici, dalla sottomissione al volere dell’uomo. L’obiettivo che la Curatrice e gli Autori auspicano venga raggiunto è l’effettivo riconoscimento e la tutela dei diritti delle donne perché se è vero che gli ordinamenti ispirati ai canoni del costituzionalismo del Secondo dopoguerra si reggono sul riconoscimento ontologico della persona sullo Stato, non è possibile prescindere dall’ammettere che la relativa violazione costituisce un problema giuridico e sociale.
Donne, corpo e mercato di fronte alle categorie del diritto costituzionale
apostoli
2021-01-01
Abstract
Riflettere del corpo delle donne in prospettiva costituzionale è questione non facile perché è un tema dai confini piuttosto fluidi: infatti, deve essere costruito a partire da reticoli costituzionali che lo studioso deve sua sponte erigere, inoltre interseca diverse discipline giuridiche. Il filo conduttore dell'opera è il principio di dignità, che tuttavia non rende del tutto chiaro il perimetro d’indagine nello studio del rapporto fra corpo delle donne, mercato e principi costituzionali. Sin dall’introduzione si evince che le implicazioni del corpo femminile, pur essendo molteplici, hanno riguardo, da un lato, all’impossibilità di ridurre il corpo alla sola dimensione del mercato e, d’altro lato, alla tutela dell’autodeterminazione della persona, che deve restare libera da decisioni o coartazioni altrui, da condizionamenti economici, dalla sottomissione al volere dell’uomo. L’obiettivo che la Curatrice e gli Autori auspicano venga raggiunto è l’effettivo riconoscimento e la tutela dei diritti delle donne perché se è vero che gli ordinamenti ispirati ai canoni del costituzionalismo del Secondo dopoguerra si reggono sul riconoscimento ontologico della persona sullo Stato, non è possibile prescindere dall’ammettere che la relativa violazione costituisce un problema giuridico e sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.