Il mercato finanziario e gli stakeholder chiedono informazioni sempre più ac-curate e dettagliate sulla situazione economica complessiva di un’azienda. Questo fabbisogno conoscitivo può essere soddisfatto in più modi dalle imprese, ad esempio fornendo informazioni strutturate in modo tale da essere di concreto supporto al processo decisionale e alla completa definizione della situazione economico-finanziaria dell’entità esaminata, anche in termini comparativi, facendo salvi i principi della chiarezza e dell’affidabilità. A questo scopo si può ricorrere a rielaborazioni del bilancio, attraverso l’aggregazione e la disaggregazione dei valori elementari, oltre che all’impiego di indicatori alternativi di performance, sui quali ampia è la discussione in questo periodo storico. Lo scopo del capitolo è esaminare in modo critico la recente proposta dello IASB contenuta nell’Exposure Draft (da qui ED) “General presentation and disclosure” che va proprio in questa direzione. Nell’ED si affrontano molteplici tematiche ma l’attenzione nel capitolo sarà posta sulla nuova impostazione di conto economico (Statement of financial performance), limitatamente alla prima parte (profit or loss), cioè senza dedicare spazio agli “other comprehensive income”, in quanto sostanzialmente invariati. Però, avere posto nell’ED l’attenzione quasi esclusivamente sul conto economico, si ritiene essere un approccio parziale e per certi aspetti poco strutturato e coordinato con gli altri principi esistenti. Infatti, le tavole di bilancio sono strettamente correlate e il calcolo di molteplici indici di bilancio presuppone valori provenienti da differenti schemi. Ad esempio, avere introdotto specifiche aree gestionali, presuppone che tale impostazione sia comune alle altre tavole o con esse riconciliata, al fine di ottenere un livello adeguato di uniformità e coerenza. Per questa ragione, la classificazione gestionale del conto economico dovrebbe comportare un’analoga tassonomia nello stato patrimoniale e nel rendiconto finanziario. In particolare, sono tre le tematiche qui di interesse che vengono affrontate: l’introduzione di risultati economici intermedi (definiti subtotals) nel conto economico, connessi a specifiche aree gestionali; la disponibilità di informazioni più analitiche a fini interpretativi e previsionali, anche con l’individuazione dei valori definiti “non usuali”; le informazioni sulle misure di performance introdotte dalle singole imprese, così da renderle più trasparenti, anche attraverso un collegamento con gli indicatori previsti dagli IFRS.

Il nuovo conto economico nei principi contabili internazionali: un approccio gestionale?

Claudio Teodori
2021-01-01

Abstract

Il mercato finanziario e gli stakeholder chiedono informazioni sempre più ac-curate e dettagliate sulla situazione economica complessiva di un’azienda. Questo fabbisogno conoscitivo può essere soddisfatto in più modi dalle imprese, ad esempio fornendo informazioni strutturate in modo tale da essere di concreto supporto al processo decisionale e alla completa definizione della situazione economico-finanziaria dell’entità esaminata, anche in termini comparativi, facendo salvi i principi della chiarezza e dell’affidabilità. A questo scopo si può ricorrere a rielaborazioni del bilancio, attraverso l’aggregazione e la disaggregazione dei valori elementari, oltre che all’impiego di indicatori alternativi di performance, sui quali ampia è la discussione in questo periodo storico. Lo scopo del capitolo è esaminare in modo critico la recente proposta dello IASB contenuta nell’Exposure Draft (da qui ED) “General presentation and disclosure” che va proprio in questa direzione. Nell’ED si affrontano molteplici tematiche ma l’attenzione nel capitolo sarà posta sulla nuova impostazione di conto economico (Statement of financial performance), limitatamente alla prima parte (profit or loss), cioè senza dedicare spazio agli “other comprehensive income”, in quanto sostanzialmente invariati. Però, avere posto nell’ED l’attenzione quasi esclusivamente sul conto economico, si ritiene essere un approccio parziale e per certi aspetti poco strutturato e coordinato con gli altri principi esistenti. Infatti, le tavole di bilancio sono strettamente correlate e il calcolo di molteplici indici di bilancio presuppone valori provenienti da differenti schemi. Ad esempio, avere introdotto specifiche aree gestionali, presuppone che tale impostazione sia comune alle altre tavole o con esse riconciliata, al fine di ottenere un livello adeguato di uniformità e coerenza. Per questa ragione, la classificazione gestionale del conto economico dovrebbe comportare un’analoga tassonomia nello stato patrimoniale e nel rendiconto finanziario. In particolare, sono tre le tematiche qui di interesse che vengono affrontate: l’introduzione di risultati economici intermedi (definiti subtotals) nel conto economico, connessi a specifiche aree gestionali; la disponibilità di informazioni più analitiche a fini interpretativi e previsionali, anche con l’individuazione dei valori definiti “non usuali”; le informazioni sulle misure di performance introdotte dalle singole imprese, così da renderle più trasparenti, anche attraverso un collegamento con gli indicatori previsti dagli IFRS.
2021
9788892195325
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/550715
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