Il saggio riflette sulle vicende legate alla modalità di ricostruzione dei centri minori devastati dalla prima guerra mondiale, con particolare riferimento al caso della chiesa parrocchiale di Ponte di Legno (Brescia), unico comune lombardo raso al suolo a causa di un bombardamento austriaco. Centro alpinistico di importante rilievo già all’inizio del ‘900, il paese dell’Alta Valcamonica appare un caso emblematico per riflettere sulle sorti che accomunarono molti piccoli comuni italiani che, seppur privi di emergenze architettoniche, conservavano ancora intatta, prima del conflitto, una trama urbana spesso di estremo interesse e valore testimoniale e storico. Questi fragili assetti, colpiti dalle devastazioni, furono nella maggior parte dei casi stravolti dai successivi interventi di ricostruzione e da una pianificazione che – interpretando la straordinaria opportunità offerta dai danni bellici – si pose l’obiettivo prioritario di ridisegnare spazi urbani più adeguati alle ‘moderne necessità’.
Danni e ricostruzione dei centri minori dopo la prima guerra mondiale: il caso della parrocchiale di Ponte di Legno
COCCOLI, Carlotta
2021-01-01
Abstract
Il saggio riflette sulle vicende legate alla modalità di ricostruzione dei centri minori devastati dalla prima guerra mondiale, con particolare riferimento al caso della chiesa parrocchiale di Ponte di Legno (Brescia), unico comune lombardo raso al suolo a causa di un bombardamento austriaco. Centro alpinistico di importante rilievo già all’inizio del ‘900, il paese dell’Alta Valcamonica appare un caso emblematico per riflettere sulle sorti che accomunarono molti piccoli comuni italiani che, seppur privi di emergenze architettoniche, conservavano ancora intatta, prima del conflitto, una trama urbana spesso di estremo interesse e valore testimoniale e storico. Questi fragili assetti, colpiti dalle devastazioni, furono nella maggior parte dei casi stravolti dai successivi interventi di ricostruzione e da una pianificazione che – interpretando la straordinaria opportunità offerta dai danni bellici – si pose l’obiettivo prioritario di ridisegnare spazi urbani più adeguati alle ‘moderne necessità’.File | Dimensione | Formato | |
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