Dalla disamina dei dati relativi alle catastrofi naturali emerge che le città e i territori a livello mondiale sono sempre più esposti al rischio di andare in contro a conseguenze negative. Alluvioni e tempeste sono classificate tra le principali cause di catastrofi naturali per numero di morti e consistenza degli impatti dal punto di vista economico. I dati relativi alle condizioni di sicurezza dei territori dei Comuni italiani mostrano come il 91% di essi risulti esposto al rischio idrogeologico. Storicamente (dati 1968-2012) le frane hanno rappresentato l’evento più impattante sulla popolazione italiana, tuttavia negli ultimi anni si è assistito a una inversione di tendenza che vede oggigiorno (dati 2013-2018) l’inondazione come l’evento più impattante. La letteratura a riguardo mette in evidenza che: (i) Le Nature Based Solution possono svolgere un ruolo determinante per l’adattamento ai cambiamenti climatici; (ii) L’integrazione della cultura del rischio negli strumenti di governo del territorio può essere la chiave per compiere la transizione verso città e territori adattivi e migliorare le condizioni complessive di resilienza. A tal proposito, la Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 mette in evidenza alcune necessità, dalle quali emerge la centralità del territorio extraurbano: costruire una rete coerente di zone protette; rafforzare la natura nei terreni agricoli; arginare il consumo di suolo; pianificare l’inverdimento urbano; ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce. Il territorio pianificato e progettato come SPONGE LAND(SCAPE) è individuato come possibile soluzione alle criticità individuate, per contribuire alla mitigazione del rischio idraulico, migliorando nel contempo sia il livello di resilienza delle aree antropizzate, sia le condizioni di resilienza dei territori). Le Natural Water Retention Measures, grazie alla loro capacità di migliorare la capacità del suolo di ritenzione delle acque e al contempo di fornire altri servizi ecosistemici, appaiono come le soluzioni basate sulla natura più idonee per la costruzione del “paesaggio spugna”.
Sponge Land(scape). Prime indicazioni per la pianificazione d'area vasta.
Filippo Carlo Pavesi
;Michele Pezzagno
2021-01-01
Abstract
Dalla disamina dei dati relativi alle catastrofi naturali emerge che le città e i territori a livello mondiale sono sempre più esposti al rischio di andare in contro a conseguenze negative. Alluvioni e tempeste sono classificate tra le principali cause di catastrofi naturali per numero di morti e consistenza degli impatti dal punto di vista economico. I dati relativi alle condizioni di sicurezza dei territori dei Comuni italiani mostrano come il 91% di essi risulti esposto al rischio idrogeologico. Storicamente (dati 1968-2012) le frane hanno rappresentato l’evento più impattante sulla popolazione italiana, tuttavia negli ultimi anni si è assistito a una inversione di tendenza che vede oggigiorno (dati 2013-2018) l’inondazione come l’evento più impattante. La letteratura a riguardo mette in evidenza che: (i) Le Nature Based Solution possono svolgere un ruolo determinante per l’adattamento ai cambiamenti climatici; (ii) L’integrazione della cultura del rischio negli strumenti di governo del territorio può essere la chiave per compiere la transizione verso città e territori adattivi e migliorare le condizioni complessive di resilienza. A tal proposito, la Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 mette in evidenza alcune necessità, dalle quali emerge la centralità del territorio extraurbano: costruire una rete coerente di zone protette; rafforzare la natura nei terreni agricoli; arginare il consumo di suolo; pianificare l’inverdimento urbano; ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce. Il territorio pianificato e progettato come SPONGE LAND(SCAPE) è individuato come possibile soluzione alle criticità individuate, per contribuire alla mitigazione del rischio idraulico, migliorando nel contempo sia il livello di resilienza delle aree antropizzate, sia le condizioni di resilienza dei territori). Le Natural Water Retention Measures, grazie alla loro capacità di migliorare la capacità del suolo di ritenzione delle acque e al contempo di fornire altri servizi ecosistemici, appaiono come le soluzioni basate sulla natura più idonee per la costruzione del “paesaggio spugna”.File | Dimensione | Formato | |
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