Il volume raccoglie i testi di un ciclo di incontri organizzato per gli studenti bresciani del corso di Filosofia del diritto. La scelta del tema – la necessaria sinergia fra diritti fondamentali e beni comuni per affrontare le principali sfide dell’era globale – così come la scelta dei relatori – Valerio Calzolaio, Roberto Cammarata, Antonello Ciervo, Ulderico Pomarici, Maurizio Tira – e dei temi dei quali ciascuno avrebbe dovuto occuparsi, erano state fatte, tutte, prima del manifestarsi dell’inquietudine che ha accompagnato le iniziali avvisaglie del diffondersi del virus Covid-19. Un’emergenza quella del deflagrare della pandemia che, nella drammaticità del suo evolversi, era facile immaginare avrebbe destituito di interesse il tema degli incontri. Tutt’altro che sorprendentemente, invece, l’emergenza pandemica ha contribuito essa stessa a mostrare la drammatica urgenza di individuare, e soprattutto mettere prontamente in atto, misure per garantire, nella loro complementarietà, un’effettiva tutela di diritti fondamentali e beni comuni almeno sotto due profili: quello di una maggiore attenzione per gli effetti sempre più nefasti che l’alterazione dell’ambiente e dell’ecosistema – come ormai da anni denuncia la ricerca in ambito medico-scientifico – produce per la salute del genere umano; e quello di riproporre, in una prospettiva forse per la prima volta veramente globale, la rivendicazione che i medicinali salva vita siano considerati beni comuni ai quali tutti hanno diritto di avere accesso
Ricucire il mondo. La necessariasinergia fra diritti fondamentali e beni comuni
Tecla Mazzarese
2021-01-01
Abstract
Il volume raccoglie i testi di un ciclo di incontri organizzato per gli studenti bresciani del corso di Filosofia del diritto. La scelta del tema – la necessaria sinergia fra diritti fondamentali e beni comuni per affrontare le principali sfide dell’era globale – così come la scelta dei relatori – Valerio Calzolaio, Roberto Cammarata, Antonello Ciervo, Ulderico Pomarici, Maurizio Tira – e dei temi dei quali ciascuno avrebbe dovuto occuparsi, erano state fatte, tutte, prima del manifestarsi dell’inquietudine che ha accompagnato le iniziali avvisaglie del diffondersi del virus Covid-19. Un’emergenza quella del deflagrare della pandemia che, nella drammaticità del suo evolversi, era facile immaginare avrebbe destituito di interesse il tema degli incontri. Tutt’altro che sorprendentemente, invece, l’emergenza pandemica ha contribuito essa stessa a mostrare la drammatica urgenza di individuare, e soprattutto mettere prontamente in atto, misure per garantire, nella loro complementarietà, un’effettiva tutela di diritti fondamentali e beni comuni almeno sotto due profili: quello di una maggiore attenzione per gli effetti sempre più nefasti che l’alterazione dell’ambiente e dell’ecosistema – come ormai da anni denuncia la ricerca in ambito medico-scientifico – produce per la salute del genere umano; e quello di riproporre, in una prospettiva forse per la prima volta veramente globale, la rivendicazione che i medicinali salva vita siano considerati beni comuni ai quali tutti hanno diritto di avere accessoFile | Dimensione | Formato | |
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