La nascita prematura di un bambino rappresenta un evento pericoloso, stressante e potenzialmente traumatico non solo per il neonato, ma per tutta la famiglia. Nonostante il progresso scientifico abbia comportato una riduzione significativa dei tassi di mortalità, la prematurità rimane infatti la seconda causa di morte nei bambini al di sotto dei 5 anni ed è associata al rischio di ulteriori complicazioni neonatali e future disabilità del bambino. La ricerca, però, ha evidenziato come gli esiti evolutivi dei bambini prematuri dipendano non solo dai fattori somatici e medici, ma anche da quelli ambientali, in particolare dalla qualità delle relazioni con i genitori. Il ricovero e la permanenza nel reparto di terapia intensiva neonatale (TIN) mettono a dura prova l’equilibrio psicologico e le relazioni dell’intera famiglia, influenzando la salute mentale dei genitori, con conseguenze significative sul loro modo di relazionarsi come coppia e di accudire il piccolo. Nel caso specifico di una nascita prematura, il padre viene coinvolto attivamente sin dalle primissime fasi ed è chiamato a svolgere diversi compiti (interfacciarsi con i medici, prendere decisioni, comunicare con i familiari, avere i primi contatti con il bambino), dato che la madre è spesso costretta a letto per riprendersi dal parto . Studi recenti hanno evidenziato nei padri di bambini pretermine la frequente manifestazione di alterazioni emotive che comportano effetti diretti e indiretti sulla qualità dell’interazione diadica. Alcuni dati clinici ed empirici hanno rivelato che i padri si sentono spesso alienati, disorientati e impreparati a gestire le difficoltà connesse alla prematurità, esprimendo un forte bisogno di condividere i propri vissuti . Gli stati emotivi dei genitori durante il periodo perinatale, però, si influenzino reciprocamente e questo aumenta il rischio di sviluppare un disturbo psicologico quando il partner riporta una sintomatologia clinicamente significativa .Come nel caso delle madri, infatti, anche i padri possono presentare un rischio maggiore di disturbi affettivi depressivi e ansiosi, e il rischio aumenta nel caso di una nascita pretermine .

Baldoni Franco, Giannotti Michele, Facondini Elisa, Cena Loredana, Dilorenzo Margherita, Ancora Gina, Chirico Gaetano L’influenza del padre sullo sviluppo psicomotorio del bambino nato pretermine

Cena Loredana
Membro del Collaboration Group
;
2020-01-01

Abstract

La nascita prematura di un bambino rappresenta un evento pericoloso, stressante e potenzialmente traumatico non solo per il neonato, ma per tutta la famiglia. Nonostante il progresso scientifico abbia comportato una riduzione significativa dei tassi di mortalità, la prematurità rimane infatti la seconda causa di morte nei bambini al di sotto dei 5 anni ed è associata al rischio di ulteriori complicazioni neonatali e future disabilità del bambino. La ricerca, però, ha evidenziato come gli esiti evolutivi dei bambini prematuri dipendano non solo dai fattori somatici e medici, ma anche da quelli ambientali, in particolare dalla qualità delle relazioni con i genitori. Il ricovero e la permanenza nel reparto di terapia intensiva neonatale (TIN) mettono a dura prova l’equilibrio psicologico e le relazioni dell’intera famiglia, influenzando la salute mentale dei genitori, con conseguenze significative sul loro modo di relazionarsi come coppia e di accudire il piccolo. Nel caso specifico di una nascita prematura, il padre viene coinvolto attivamente sin dalle primissime fasi ed è chiamato a svolgere diversi compiti (interfacciarsi con i medici, prendere decisioni, comunicare con i familiari, avere i primi contatti con il bambino), dato che la madre è spesso costretta a letto per riprendersi dal parto . Studi recenti hanno evidenziato nei padri di bambini pretermine la frequente manifestazione di alterazioni emotive che comportano effetti diretti e indiretti sulla qualità dell’interazione diadica. Alcuni dati clinici ed empirici hanno rivelato che i padri si sentono spesso alienati, disorientati e impreparati a gestire le difficoltà connesse alla prematurità, esprimendo un forte bisogno di condividere i propri vissuti . Gli stati emotivi dei genitori durante il periodo perinatale, però, si influenzino reciprocamente e questo aumenta il rischio di sviluppare un disturbo psicologico quando il partner riporta una sintomatologia clinicamente significativa .Come nel caso delle madri, infatti, anche i padri possono presentare un rischio maggiore di disturbi affettivi depressivi e ansiosi, e il rischio aumenta nel caso di una nascita pretermine .
2020
978-88-917-8832-0
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