Il volume esplora il versante milanese della produzione di Antonio Tagliaferri (Brescia 1835-1909), architetto accademico di chiara impronta storicista, figura di rilievo nella cultura architettonica, in particolare bresciana, del secondo Ottocento. Attraverso le carte dell’Archivio Tagliaferri, conservato nella Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, e quelle dell’Archivio Storico Civico di Milano, il libro ricostruisce la vita e l’attività, sinora in gran parte ignote, che l’architetto condusse a Milano, radicandosi nel milieu culturale e professionale della città, dove in sodalizio con gli ingegneri Giovan Battista Casati e Giuseppe Magni disegnò gli alzati di nuove architetture residenziali, situate in punti strategici del tessuto urbano, in corso di rapida trasformazione nel quadro del piano Beruto. Le sue ideazioni, approfondite in un corpus di schede analitiche, sono attestate da disegni autografi, per lo più inediti, che, oltre a confermare le sue straordinarie doti artistiche, la sua vena inventiva e la sua puntuale conoscenza degli stili storici, documentano il non irrilevante ruolo di Antonio Tagliaferri nella costruzione della facies tardo-ottocentesca della nuova Milano borghese.
Antonio Tagliaferri e l'architettura residenziale nella Milano borghese. Progetti, stili, alzati (1887-1909)
Irene Giustina
2020-01-01
Abstract
Il volume esplora il versante milanese della produzione di Antonio Tagliaferri (Brescia 1835-1909), architetto accademico di chiara impronta storicista, figura di rilievo nella cultura architettonica, in particolare bresciana, del secondo Ottocento. Attraverso le carte dell’Archivio Tagliaferri, conservato nella Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, e quelle dell’Archivio Storico Civico di Milano, il libro ricostruisce la vita e l’attività, sinora in gran parte ignote, che l’architetto condusse a Milano, radicandosi nel milieu culturale e professionale della città, dove in sodalizio con gli ingegneri Giovan Battista Casati e Giuseppe Magni disegnò gli alzati di nuove architetture residenziali, situate in punti strategici del tessuto urbano, in corso di rapida trasformazione nel quadro del piano Beruto. Le sue ideazioni, approfondite in un corpus di schede analitiche, sono attestate da disegni autografi, per lo più inediti, che, oltre a confermare le sue straordinarie doti artistiche, la sua vena inventiva e la sua puntuale conoscenza degli stili storici, documentano il non irrilevante ruolo di Antonio Tagliaferri nella costruzione della facies tardo-ottocentesca della nuova Milano borghese.File | Dimensione | Formato | |
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