“Disegno sempre anche quando penso”. Il contributo tenta un difficile compito: presentare in uno spazio ridotto l’esperienza, l’attività creativa, poetica e tecnica di un architetto, per andare oltre la semplice catalogazione delle opere. Michele Cascarano vive disegnando e disegna vivendo luoghi, città e architetture, testimoniando un pensiero teorico. Indagare su questa figura silenziosa consente di aprire uno spaccato su alcuni aspetti della storia della professione di architetto nel secondo Nove- cento. Il contributo vuole evidenziare i caratteri e le questioni metodologiche dell’intreccio fittissimo tra fondamenti teorici e ricerca in architettura, attraverso la sua rappresentazione: disegni, acquerelli che fissano sulla carta città visitate e immaginate, tra memoria e oblio di opere senza tempo. Il lavoro di Cascarano mostra l’esistenza di una ricerca individuale intesa come opera collettiva dell’essere architetto, che ripone nell’arte del disegno un’originale esperienza della realtà e del mondo. Da que- sto fondamento egli trae l’energia e la forza rappresentativa per disegnare architetture tendenziose, collocate tra rilievo, memoria e progetto. Così l’atto del fabbricare è l’opera d’arte della creazione architettonica, e configura un mondo abitabile non soggetto alle rovine del tempo e all’incuria degli uomini. L’osservatore viene coinvolto nell’avventura vertiginosa di un pensiero: il disegno di mosaici di città è il nesso, il senso di esistenza. Pensare disegnando, per comprendere alcune realtà del mondo e renderle ideali.“I always draw even when I think”.The paper has a difficult task: to present, in a few pages, the experience, the creative, poetic and technical activity of an architect, bypassing the simple cataloging of his works. Michele Cascarano lives by drawing and, at the same time, draws by living places, cities and architectures, testifying a theoretical thought. Investigating this silent figure allows to open a cross-section on some aspects of the history of the profession of architect in the second half of the twentieth century.The paper highlights characters and methodological issues of the very close intertwining between theoretical foundations and research in architecture, through its representation: drawings, watercolors that fix on paper visited or imagined cities, between memory and oblivion of timeless works. Cascarano’s work shows the existence of an individual research intended as a collective work of being an architect, that uses the art of drawing as an original experience of the reality and of the world. From this reason, he leads to the energy and the representative strength to draw tendentious architectures, placed between survey, memory and design.Thus, the building activity is the art-work of architectural creation, and it amounts to a habitable world that is not influenced by ruins of time or negligence of men. The viewer is involved in the vertiginous adventure of a thought: the design of cities mosaics is the nexus, the sense of existence. To think by drawing, to understand some realities of the world and make them ideal
Disegno sempre anche quando penso. I luoghi e l’architettura attraverso visioni inedite di Cascarano/I Always draw even when I think. Places and architecture through unpublished Cascarano visions.
Ivana Passamani
2020-01-01
Abstract
“Disegno sempre anche quando penso”. Il contributo tenta un difficile compito: presentare in uno spazio ridotto l’esperienza, l’attività creativa, poetica e tecnica di un architetto, per andare oltre la semplice catalogazione delle opere. Michele Cascarano vive disegnando e disegna vivendo luoghi, città e architetture, testimoniando un pensiero teorico. Indagare su questa figura silenziosa consente di aprire uno spaccato su alcuni aspetti della storia della professione di architetto nel secondo Nove- cento. Il contributo vuole evidenziare i caratteri e le questioni metodologiche dell’intreccio fittissimo tra fondamenti teorici e ricerca in architettura, attraverso la sua rappresentazione: disegni, acquerelli che fissano sulla carta città visitate e immaginate, tra memoria e oblio di opere senza tempo. Il lavoro di Cascarano mostra l’esistenza di una ricerca individuale intesa come opera collettiva dell’essere architetto, che ripone nell’arte del disegno un’originale esperienza della realtà e del mondo. Da que- sto fondamento egli trae l’energia e la forza rappresentativa per disegnare architetture tendenziose, collocate tra rilievo, memoria e progetto. Così l’atto del fabbricare è l’opera d’arte della creazione architettonica, e configura un mondo abitabile non soggetto alle rovine del tempo e all’incuria degli uomini. L’osservatore viene coinvolto nell’avventura vertiginosa di un pensiero: il disegno di mosaici di città è il nesso, il senso di esistenza. Pensare disegnando, per comprendere alcune realtà del mondo e renderle ideali.“I always draw even when I think”.The paper has a difficult task: to present, in a few pages, the experience, the creative, poetic and technical activity of an architect, bypassing the simple cataloging of his works. Michele Cascarano lives by drawing and, at the same time, draws by living places, cities and architectures, testifying a theoretical thought. Investigating this silent figure allows to open a cross-section on some aspects of the history of the profession of architect in the second half of the twentieth century.The paper highlights characters and methodological issues of the very close intertwining between theoretical foundations and research in architecture, through its representation: drawings, watercolors that fix on paper visited or imagined cities, between memory and oblivion of timeless works. Cascarano’s work shows the existence of an individual research intended as a collective work of being an architect, that uses the art of drawing as an original experience of the reality and of the world. From this reason, he leads to the energy and the representative strength to draw tendentious architectures, placed between survey, memory and design.Thus, the building activity is the art-work of architectural creation, and it amounts to a habitable world that is not influenced by ruins of time or negligence of men. The viewer is involved in the vertiginous adventure of a thought: the design of cities mosaics is the nexus, the sense of existence. To think by drawing, to understand some realities of the world and make them idealFile | Dimensione | Formato | |
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