La cittadinanza, intesa quale rapporto tra l’individuo e la comunità politica di appartenenza, ha da sempre costituito il terreno sul quale sono venuti a confrontarsi e, talvolta, a confliggere la tutela dell’interesse pubblico, da un lato, ed il godimento dei diritti e delle libertà dei singoli, dall’altro. Il contributo si propone di indagare l’esperienza giuridica italiana del secondo Ottocento, tra Statuto Albertino, Codice civile e leggi di pubblica sicurezza, mettendo in evidenza quanto determinati provvedimenti, adottati nel nome di un preminente interesse pubblico, abbiano contribuito a delineare lo status di cittadino e limitato, o meno, il godimento dei diritti e delle libertà individuali, in particolare quelle di circolazione, soggiorno e transito.
Conciliazione degli opposti? Interesse pubblico vs. diritti e libertà degli individui nel discorso sulla cittadinanza nell'Italia post-unitaria.
FEDERICA PALETTI
2019-01-01
Abstract
La cittadinanza, intesa quale rapporto tra l’individuo e la comunità politica di appartenenza, ha da sempre costituito il terreno sul quale sono venuti a confrontarsi e, talvolta, a confliggere la tutela dell’interesse pubblico, da un lato, ed il godimento dei diritti e delle libertà dei singoli, dall’altro. Il contributo si propone di indagare l’esperienza giuridica italiana del secondo Ottocento, tra Statuto Albertino, Codice civile e leggi di pubblica sicurezza, mettendo in evidenza quanto determinati provvedimenti, adottati nel nome di un preminente interesse pubblico, abbiano contribuito a delineare lo status di cittadino e limitato, o meno, il godimento dei diritti e delle libertà individuali, in particolare quelle di circolazione, soggiorno e transito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.