Traendo spunto dalla lettura di alcuni scritti del Professor Valerio Onida ripubblicati nel volume "Idee in cammino", l'articolo indaga l'evoluzione dei rapporti tra la Corte costituzionale e gli altri poteri dello Stato e giunge a considerare gli approdi più recenti della giurisprudenza costituzionale. Essi sembrano dischiudere al giudice costituzionale nuove possibilità di intervento in funzione di mediazione dei conflitti fra gli organi. Si segnalano, in particolare, alcuni pronunciamenti diretti ad ampliare la tutela giudiziale dei diritti e a riequilibrare i rapporti fra i poteri ma che, al contempo, potrebbero avere ricadute inattese, in particolare con riguardo al delicatissimo ruolo che il sistema assegna al giudice costituzionale, la cui autorevolezza è un bene supremo da preservare poiché è in grado di condizionare in modo inestricabile tutti gli altri.
La Corte costituzionale all'incrocio dei rapporti fra i poteri
Arianna Carminati
2019-01-01
Abstract
Traendo spunto dalla lettura di alcuni scritti del Professor Valerio Onida ripubblicati nel volume "Idee in cammino", l'articolo indaga l'evoluzione dei rapporti tra la Corte costituzionale e gli altri poteri dello Stato e giunge a considerare gli approdi più recenti della giurisprudenza costituzionale. Essi sembrano dischiudere al giudice costituzionale nuove possibilità di intervento in funzione di mediazione dei conflitti fra gli organi. Si segnalano, in particolare, alcuni pronunciamenti diretti ad ampliare la tutela giudiziale dei diritti e a riequilibrare i rapporti fra i poteri ma che, al contempo, potrebbero avere ricadute inattese, in particolare con riguardo al delicatissimo ruolo che il sistema assegna al giudice costituzionale, la cui autorevolezza è un bene supremo da preservare poiché è in grado di condizionare in modo inestricabile tutti gli altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.