Il contributo cerca di individuare i limiti legali rispetto all'uso della forza nella comunità internazionale alla luce dei principi del costituzionalismo e della Costituzione italiana, provando a dimostrare l'illegittimità di alcune "regolarità", emerse in via di prassi, che si vorrebbe assurgessero al rango di "regole". Per fare questo si evidenziano in particolare i caratteri del "nuovo costituzionalismo internazionale" accolto dal Costituente al termine del secondo conflitto mondiale, rimarcando la necessità della ripresa del cammino verso la piena costruzione di quell'ordine internazionale in grado di assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni che affonda le radici nell'articolo 11 della Costituzione italiana e, ancor prima, nei valori fondanti del costituzionalismo stesso.
Uso della forza nella comunità internazionale e Costituzione
Marco Podetta
2019-01-01
Abstract
Il contributo cerca di individuare i limiti legali rispetto all'uso della forza nella comunità internazionale alla luce dei principi del costituzionalismo e della Costituzione italiana, provando a dimostrare l'illegittimità di alcune "regolarità", emerse in via di prassi, che si vorrebbe assurgessero al rango di "regole". Per fare questo si evidenziano in particolare i caratteri del "nuovo costituzionalismo internazionale" accolto dal Costituente al termine del secondo conflitto mondiale, rimarcando la necessità della ripresa del cammino verso la piena costruzione di quell'ordine internazionale in grado di assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni che affonda le radici nell'articolo 11 della Costituzione italiana e, ancor prima, nei valori fondanti del costituzionalismo stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.