Con l’emanazione del d.lgs. 15.9.2017, n. 147, che ha introdotto il c.d. “reddito di inclusione” (ReI) anche l’Italia si è dotata di una misura generale di contrasto alla povertà che allinea il nostro Paese al resto degli Stati membri dell’Unione europea. L’introduzione del ReI va certamente salutata con favore. Permangono tuttavia alcune criticità dovute, da un lato, al sotto-finanziamento della misura (causa di esclusione dal beneficio di un considerevole numero di individui meritevoli di tutela) e, dall’altro, al funzionamento di alcuni dei meccanismi istituzionali previsti dal decreto legislativo.
Il nuovo reddito di inclusione
Fabio Ravelli
2019-01-01
Abstract
Con l’emanazione del d.lgs. 15.9.2017, n. 147, che ha introdotto il c.d. “reddito di inclusione” (ReI) anche l’Italia si è dotata di una misura generale di contrasto alla povertà che allinea il nostro Paese al resto degli Stati membri dell’Unione europea. L’introduzione del ReI va certamente salutata con favore. Permangono tuttavia alcune criticità dovute, da un lato, al sotto-finanziamento della misura (causa di esclusione dal beneficio di un considerevole numero di individui meritevoli di tutela) e, dall’altro, al funzionamento di alcuni dei meccanismi istituzionali previsti dal decreto legislativo.File in questo prodotto:
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