Gli interventi ECI preventivi e abilitativo/riabilitativi precoci possono strutturare le reti neurali della mente neonatale attraverso un adeguato livello di stimolazione: se il genitore è in grado di trasmettere nella propria comunicazione gestuale anche valenze affettivo-emozionali, queste esperienze potranno essere positivamente strutturanti la mente neonatale. Nelle ricerche empiriche attuali vengono prevalentemente rilevati i benefici neurobiologici del contatto fisico, mentre il valore “emozionale” presente in tale contatto, seppur notato, è ancora poco indagato e rimane silenziosamente quale variabile implicita dell’intervento precoce, che in questo nostro studio vorremmo principalmente evidenziare. Nell’accudimento quotidiano dei primi mesi di vita il contatto tattile comunicativo neonatale può costituire dunque un supporto importante per la regolazione neurocomportamentale del neonato: SSC/KMC o IM, unitamente alle altre plurisensorialità (tattili, olfattive, visive, uditive, gustative) inevitabilmente ad esse connesse, attivate dal contatto col genitore, sono indispensabili mediatori affettivo-emozionali nella relazione primaria genitore-bambino. Non è tanto la potenzialità della tecnica ma l’efficacia dell’emozione sollecitata dall’azione del genitore che conferisce efficacia al cambiamento. Un contatto tattile accompagnato da emozionalità di rabbia, sofferenza o di ritiro del genitore ha esiti negativi sullo sviluppo neonatale e anche la tecnica del contatto/massaggio ad essa associata non ha valore spendibile per uno stato di benessere del bimbo.La KMC è stata prevalentemente utilizzata come intervento alternativo all’incubatrice per i bambini con basso peso alla nascita nei paesi con risorse limitate, dove i tassi di mortalità e di infezione neonatale sono alti, il personale è insufficiente e vi è una mancanza di attrezzature : una review che ha effettuato un monitoraggio dopo vent’anni con giovani adulti che avevano usufruito della KMC, ne conferma l’efficacia a lungo termine . Nella nascita pretermine l’intervento precoce con KMC (SSC) o marsupio terapia è tra le modalità che si sono rivelate più adeguate nel passaggio alla vita extrauterina, a supporto delle cure erogate nelle NICU. È stato valutato l’utilizzo dell’intervento di KMC confrontato con metodi convenzionali di cura : l’intervento con la KMC presenta caratteristiche di efficacia, accessibilità ed economicità. In una versione modificata di cura la KMC è stata introdotta e viene applicata anche nei paesi industrializzati con i neonati che necessitano di terapia intensiva neonatale, ad integrazione delle cure offerte nei reparti NICU. Le esperienze evidence-based della KMC per la regolazione neurocomportamentale nei neonati prematuri riportano che i bambini che hanno una maggiore possibilità di contatto con la madre hanno una frequenza cardiaca più bassa, una maggiore stabilità cardiorespiratoria e una migliore regolazione autonoma L’intervento con la KMC può contribuire ad un aumento della temperatura nei casi di ipotermia , diminuisce il rischio di sepsi neonatale e ipoglicemia, i neonati presentano una frequenza respiratoria media inferiore con però una saturazione di ossigeno più alta . Indici clinicamente rilevanti dell’integrità e dello sviluppo del sistema nervoso del neonato pretermine possono essere forniti osservando lo stato neurocomportamentale, lo stato di regolazione e il tono vagale cardiaco: la KMC stimola quei sistemi che sono coinvolti nei processi evolutivi, in particolare il sistema autonomo e circadiano sonno-veglia, con uno sviluppo neurologico evidente soprattutto nell’orientamento e nell’abituazione, con un miglioramento dello stato di organizzazione e un aumento dei periodi di sonno tranquillo, di veglia attiva e con una diminuzione del sonno attivo rispetto ai bambini non sottoposti a KMC . Un indicatore rilevante, mediato dal sistema parasimpatico, è il tono vagale cardiaco, che ha effetti sulla respirazione e sulla variabilità della frequenza cardiaca. Il periodo di sviluppo tra le 32 e le 37 settimane è considerato un “periodo critico” per l’evoluzione del tono vagale, dei cicli circadiani, della maturazione corticale, della crescita sinaptica e della mielinizzazione: l’azione del tono vagale tra le 33 e le 35 settimane ha infatti esiti importanti sugli stati del sonno, sulla regolazione della frequenza cardiaca per i pretermine a basso peso, con conseguenze a lungo termine anche per lo sviluppo cognitivo fino all’età scolastica. La letteratura indica che questo periodo di neurosviluppo è sensibile alle condizioni ambientali e alle cure, e suggerisce che queste neurofunzioni possano essere sviluppate con adeguati interventi. Queste neurofunzioni possono diventare sensibili se stimolate attraverso interventi precoci che possano attivare i sistemi autonomo e circadiano (oscillazione tra stati di sonno quieto e di vigilanza) e favorire una migliore interazione con l’ambiente: lo skin-toskin contact stimola lo sviluppo di questi sistemi e delle funzioni relative alla regolazione degli stati, con una integrazione delle funzioni autonome, della frequenza cardiaca-heart rate, della respirazione e del comportamento di orientamento . Lo SSC può consentire una riduzione della durata della degenza ospedaliera per i nati pretermine ricoverati in NICU e può offrire l’opportunità ai genitori di avere un’esperienza maggiore nella cura del loro bimbo, facendoli sentire più preparati ad assumersi la piena responsabilità alla dimissione dall’ospedale, momento che spesso trova i genitori smarriti per l’impegno dell’accudimento : un investimento nella formazione degli operatori per estendere questa modalità di intervento preventivo, oltre che una fonte di benessere per le famiglie nel periodo perinatale, potrebbe costituire anche un valido risparmio di costi per la sanità pubblica.

Cena Loredana, Lazzaroni Silvia- Early intervention attachment-based nella nascita a termine e pretermine: contatto tattile KMC/SSC per la regolazione neurocomportamentale

Cena L
Writing – Review & Editing
2018-01-01

Abstract

Gli interventi ECI preventivi e abilitativo/riabilitativi precoci possono strutturare le reti neurali della mente neonatale attraverso un adeguato livello di stimolazione: se il genitore è in grado di trasmettere nella propria comunicazione gestuale anche valenze affettivo-emozionali, queste esperienze potranno essere positivamente strutturanti la mente neonatale. Nelle ricerche empiriche attuali vengono prevalentemente rilevati i benefici neurobiologici del contatto fisico, mentre il valore “emozionale” presente in tale contatto, seppur notato, è ancora poco indagato e rimane silenziosamente quale variabile implicita dell’intervento precoce, che in questo nostro studio vorremmo principalmente evidenziare. Nell’accudimento quotidiano dei primi mesi di vita il contatto tattile comunicativo neonatale può costituire dunque un supporto importante per la regolazione neurocomportamentale del neonato: SSC/KMC o IM, unitamente alle altre plurisensorialità (tattili, olfattive, visive, uditive, gustative) inevitabilmente ad esse connesse, attivate dal contatto col genitore, sono indispensabili mediatori affettivo-emozionali nella relazione primaria genitore-bambino. Non è tanto la potenzialità della tecnica ma l’efficacia dell’emozione sollecitata dall’azione del genitore che conferisce efficacia al cambiamento. Un contatto tattile accompagnato da emozionalità di rabbia, sofferenza o di ritiro del genitore ha esiti negativi sullo sviluppo neonatale e anche la tecnica del contatto/massaggio ad essa associata non ha valore spendibile per uno stato di benessere del bimbo.La KMC è stata prevalentemente utilizzata come intervento alternativo all’incubatrice per i bambini con basso peso alla nascita nei paesi con risorse limitate, dove i tassi di mortalità e di infezione neonatale sono alti, il personale è insufficiente e vi è una mancanza di attrezzature : una review che ha effettuato un monitoraggio dopo vent’anni con giovani adulti che avevano usufruito della KMC, ne conferma l’efficacia a lungo termine . Nella nascita pretermine l’intervento precoce con KMC (SSC) o marsupio terapia è tra le modalità che si sono rivelate più adeguate nel passaggio alla vita extrauterina, a supporto delle cure erogate nelle NICU. È stato valutato l’utilizzo dell’intervento di KMC confrontato con metodi convenzionali di cura : l’intervento con la KMC presenta caratteristiche di efficacia, accessibilità ed economicità. In una versione modificata di cura la KMC è stata introdotta e viene applicata anche nei paesi industrializzati con i neonati che necessitano di terapia intensiva neonatale, ad integrazione delle cure offerte nei reparti NICU. Le esperienze evidence-based della KMC per la regolazione neurocomportamentale nei neonati prematuri riportano che i bambini che hanno una maggiore possibilità di contatto con la madre hanno una frequenza cardiaca più bassa, una maggiore stabilità cardiorespiratoria e una migliore regolazione autonoma L’intervento con la KMC può contribuire ad un aumento della temperatura nei casi di ipotermia , diminuisce il rischio di sepsi neonatale e ipoglicemia, i neonati presentano una frequenza respiratoria media inferiore con però una saturazione di ossigeno più alta . Indici clinicamente rilevanti dell’integrità e dello sviluppo del sistema nervoso del neonato pretermine possono essere forniti osservando lo stato neurocomportamentale, lo stato di regolazione e il tono vagale cardiaco: la KMC stimola quei sistemi che sono coinvolti nei processi evolutivi, in particolare il sistema autonomo e circadiano sonno-veglia, con uno sviluppo neurologico evidente soprattutto nell’orientamento e nell’abituazione, con un miglioramento dello stato di organizzazione e un aumento dei periodi di sonno tranquillo, di veglia attiva e con una diminuzione del sonno attivo rispetto ai bambini non sottoposti a KMC . Un indicatore rilevante, mediato dal sistema parasimpatico, è il tono vagale cardiaco, che ha effetti sulla respirazione e sulla variabilità della frequenza cardiaca. Il periodo di sviluppo tra le 32 e le 37 settimane è considerato un “periodo critico” per l’evoluzione del tono vagale, dei cicli circadiani, della maturazione corticale, della crescita sinaptica e della mielinizzazione: l’azione del tono vagale tra le 33 e le 35 settimane ha infatti esiti importanti sugli stati del sonno, sulla regolazione della frequenza cardiaca per i pretermine a basso peso, con conseguenze a lungo termine anche per lo sviluppo cognitivo fino all’età scolastica. La letteratura indica che questo periodo di neurosviluppo è sensibile alle condizioni ambientali e alle cure, e suggerisce che queste neurofunzioni possano essere sviluppate con adeguati interventi. Queste neurofunzioni possono diventare sensibili se stimolate attraverso interventi precoci che possano attivare i sistemi autonomo e circadiano (oscillazione tra stati di sonno quieto e di vigilanza) e favorire una migliore interazione con l’ambiente: lo skin-toskin contact stimola lo sviluppo di questi sistemi e delle funzioni relative alla regolazione degli stati, con una integrazione delle funzioni autonome, della frequenza cardiaca-heart rate, della respirazione e del comportamento di orientamento . Lo SSC può consentire una riduzione della durata della degenza ospedaliera per i nati pretermine ricoverati in NICU e può offrire l’opportunità ai genitori di avere un’esperienza maggiore nella cura del loro bimbo, facendoli sentire più preparati ad assumersi la piena responsabilità alla dimissione dall’ospedale, momento che spesso trova i genitori smarriti per l’impegno dell’accudimento : un investimento nella formazione degli operatori per estendere questa modalità di intervento preventivo, oltre che una fonte di benessere per le famiglie nel periodo perinatale, potrebbe costituire anche un valido risparmio di costi per la sanità pubblica.
2018
978-88-917-6193-4
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