La Psicologia Clinica Perinatale si è formata progressivamente dagli anni ’90 come area di ricerca specialistica della Psicologia Clinica e con questa denominazione si è organizzata presso la cattedra di Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Brescia, come studio interdisciplinare che ha integrato nel quadro metodologico della Psicologia Clinica le molteplici discipline sanitarie e sociali che si occupano della perinatalità: prima, durante, dopo la nascita e nei primi tempi di vita di un nuovo individuo. Concorrono pertanto nel quadro della Psicologia Clinica Perinatale le Scienze Ostetriche, l’Ostetricia-Ginecologia, la Neonatologia, la Pediatria, la Neuropsichiatria Infantile, le Scienze Infermieristiche, l’Assistenza Sanitaria, l’Assistenza Sociale, le Scienze dell’Educazione ed altre professioni sanitarie, educative e sociali.In questi ultimi anni nel Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali della Università di Brescia è stato istituito un “‘Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale” che si propone come centro autorizzato di studi e ricerche sulla perinatalità, in cui possono confluire e confrontarsi i contributi di professionisti e studiosi che a vario titolo e con approcci diversi si occupano di clinica perinatale: si è costituita una rete di collaborazioni multidisciplinari e progetti di ricerca clinica e sperimentale, in una sinergia di intenti per la prevenzione e la promozione della salute mentale della donna, della coppia, del bambino, della famiglia.Finalità dell’“Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale”: sviluppare progetti di ricerca, formazione, prevenzione e intervento. La progettualità generativa e genitoriale e l’acquisizione delle capacità psichiche necessarie alla coppia genitoriale per garantire la salute, fisica e mentale del proprio figlio sono tra le tematiche di rilevante interesse: “transition to parenthood”, concepimento, vicende della gestazione, parto/ nascita, puerperio, allattamento, accudimento neonatale, sviluppo fisico e neuropsichico del bambino nei primi anni di vita. I primi mille giorni di vita (dal concepimento) sono considerati dalla ricerca neuroscientifica attuale il periodo di maggiore criticità evolutiva nel ciclo di vita di un individuo, la cui qualità le neuroscienze hanno dimostrato determinante per il successivo sviluppo. La ricerca che ne deriva è rivolta alla triade madre-bambino-padre, all’insieme relazionale che li lega e al suo evolversi dall’epoca prenatale. Tale ricerca, collocata nel collettivo costituito dall’organizzazione di servizi istituiti e istituendi per proteggere e sostenere il percorso di nascita e crescita, genitoriale e infantile, nonché nel più vasto contesto culturale e sociale, è rivolta a promuovere una assistenza adeguata a garantire le future generazioni. I recenti mutamenti economico-sociali e antropologico-culturali hanno consentito la diffusione di nuove strutture familiari e modalità diversificate di assunzione del ruolo genitoriale, e di sempre più articolati percorsi della filiazione (procreazione medicalmente assistita, prematurità, differenti condizioni di accudimento ecc.), cosicché gli aspetti connessi alla perinatalità psichica implicano processi sempre più complessi. In specifico il progetto dell’Osservatorio “Prevenzione e Interventi precoci in Psicologia Clinica Perinatale per la sofferenza psichica e le psicopatologie della perinatalità a tutela e promozione della salute fisica e mentale della madre-bambino-padre, coppia, famiglia” è declinato e articolato in diversificati e multidisciplinari programmi di: ricerca, prevenzione, intervento e formazione degli operatori. È rivolto a tutte le figure dell’assistenza alla perinatalità che condividono obiettivi e finalità del presente progetto. Obiettivi perseguiti sono: • studiare e approfondire tematiche relative alla Psicologia Clinica Perinatale; • sensibilizzare attraverso screening donne, coppie e famiglie individuandone i fattori di rischio di psicopatologie della perinatalità; prevenire la sofferenza psichica e il rischio di psicopatologie perinatali, attraverso programmi di prevenzione primaria, secondaria, terziaria; • attivare interventi precoci volti ad alleviare la sofferenza psichica genitoriale e del bimbo, supportando le possibili carenze della dotazione neuromentale genitoriale, nonché dell’ambiente, nella loro funzione di generatori della struttura neuromentale del neonato, del bimbo e del futuro individuo; • promuovere una adeguata cultura della perinatalità e interventi psicosociali di dimostrata efficacia per ridurre il disagio nella donna, coppia, bambino, famiglia e nelle loro reciproche relazioni; • organizzare percorsi di formazione multidisciplinare per gli operatori socio-sanitari della perinatalità; • favorire la sinergia fra tutti i professionisti delle strutture assistenziali coinvolte nelle problematiche della perinatalità: istituti di ricerca nazionali e internazionali, dipartimenti materno-infantili, di salute mentale, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, professionisti socio-sanitari, per la realizzazione di progetti su scala nazionale ed internazionale e una rete di servizi sul territorio. La pianificazione del suddetto progetto dovrà svilupparsi attraverso convenzioni, accordi e contratti con soggetti pubblici o privati, nazionali ed internazionali.

Cena Loredana, Imbasciati Antonio, Chirico Gaetano- Un “Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale”: formazione, prevenzione e interventi precoci a tutela e promozione della salute fisica e mentale della madrebambino-padre, coppia, famiglia,

Cena L.
Writing – Review & Editing
;
2018-01-01

Abstract

La Psicologia Clinica Perinatale si è formata progressivamente dagli anni ’90 come area di ricerca specialistica della Psicologia Clinica e con questa denominazione si è organizzata presso la cattedra di Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Brescia, come studio interdisciplinare che ha integrato nel quadro metodologico della Psicologia Clinica le molteplici discipline sanitarie e sociali che si occupano della perinatalità: prima, durante, dopo la nascita e nei primi tempi di vita di un nuovo individuo. Concorrono pertanto nel quadro della Psicologia Clinica Perinatale le Scienze Ostetriche, l’Ostetricia-Ginecologia, la Neonatologia, la Pediatria, la Neuropsichiatria Infantile, le Scienze Infermieristiche, l’Assistenza Sanitaria, l’Assistenza Sociale, le Scienze dell’Educazione ed altre professioni sanitarie, educative e sociali.In questi ultimi anni nel Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali della Università di Brescia è stato istituito un “‘Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale” che si propone come centro autorizzato di studi e ricerche sulla perinatalità, in cui possono confluire e confrontarsi i contributi di professionisti e studiosi che a vario titolo e con approcci diversi si occupano di clinica perinatale: si è costituita una rete di collaborazioni multidisciplinari e progetti di ricerca clinica e sperimentale, in una sinergia di intenti per la prevenzione e la promozione della salute mentale della donna, della coppia, del bambino, della famiglia.Finalità dell’“Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale”: sviluppare progetti di ricerca, formazione, prevenzione e intervento. La progettualità generativa e genitoriale e l’acquisizione delle capacità psichiche necessarie alla coppia genitoriale per garantire la salute, fisica e mentale del proprio figlio sono tra le tematiche di rilevante interesse: “transition to parenthood”, concepimento, vicende della gestazione, parto/ nascita, puerperio, allattamento, accudimento neonatale, sviluppo fisico e neuropsichico del bambino nei primi anni di vita. I primi mille giorni di vita (dal concepimento) sono considerati dalla ricerca neuroscientifica attuale il periodo di maggiore criticità evolutiva nel ciclo di vita di un individuo, la cui qualità le neuroscienze hanno dimostrato determinante per il successivo sviluppo. La ricerca che ne deriva è rivolta alla triade madre-bambino-padre, all’insieme relazionale che li lega e al suo evolversi dall’epoca prenatale. Tale ricerca, collocata nel collettivo costituito dall’organizzazione di servizi istituiti e istituendi per proteggere e sostenere il percorso di nascita e crescita, genitoriale e infantile, nonché nel più vasto contesto culturale e sociale, è rivolta a promuovere una assistenza adeguata a garantire le future generazioni. I recenti mutamenti economico-sociali e antropologico-culturali hanno consentito la diffusione di nuove strutture familiari e modalità diversificate di assunzione del ruolo genitoriale, e di sempre più articolati percorsi della filiazione (procreazione medicalmente assistita, prematurità, differenti condizioni di accudimento ecc.), cosicché gli aspetti connessi alla perinatalità psichica implicano processi sempre più complessi. In specifico il progetto dell’Osservatorio “Prevenzione e Interventi precoci in Psicologia Clinica Perinatale per la sofferenza psichica e le psicopatologie della perinatalità a tutela e promozione della salute fisica e mentale della madre-bambino-padre, coppia, famiglia” è declinato e articolato in diversificati e multidisciplinari programmi di: ricerca, prevenzione, intervento e formazione degli operatori. È rivolto a tutte le figure dell’assistenza alla perinatalità che condividono obiettivi e finalità del presente progetto. Obiettivi perseguiti sono: • studiare e approfondire tematiche relative alla Psicologia Clinica Perinatale; • sensibilizzare attraverso screening donne, coppie e famiglie individuandone i fattori di rischio di psicopatologie della perinatalità; prevenire la sofferenza psichica e il rischio di psicopatologie perinatali, attraverso programmi di prevenzione primaria, secondaria, terziaria; • attivare interventi precoci volti ad alleviare la sofferenza psichica genitoriale e del bimbo, supportando le possibili carenze della dotazione neuromentale genitoriale, nonché dell’ambiente, nella loro funzione di generatori della struttura neuromentale del neonato, del bimbo e del futuro individuo; • promuovere una adeguata cultura della perinatalità e interventi psicosociali di dimostrata efficacia per ridurre il disagio nella donna, coppia, bambino, famiglia e nelle loro reciproche relazioni; • organizzare percorsi di formazione multidisciplinare per gli operatori socio-sanitari della perinatalità; • favorire la sinergia fra tutti i professionisti delle strutture assistenziali coinvolte nelle problematiche della perinatalità: istituti di ricerca nazionali e internazionali, dipartimenti materno-infantili, di salute mentale, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, professionisti socio-sanitari, per la realizzazione di progetti su scala nazionale ed internazionale e una rete di servizi sul territorio. La pianificazione del suddetto progetto dovrà svilupparsi attraverso convenzioni, accordi e contratti con soggetti pubblici o privati, nazionali ed internazionali.
2018
978-88-917-6193-4
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