L'autrice indaga origini ed evoluzione del principio di autodeterminazione in ordine ai trattamenti sanitari. In particolare soffermandosi sugli aspetti problematici che si legano all’acquisizione del consenso/dissenso alle cure allorquando il soggetto non sia in grado di manifestare la propria volontà in quanto versi in una condizione di incapacità: sia essa una incapacità (legale o naturale) totalmente invalidante, nel qual caso ponendosi il problema della sostituzione (del minore o dell’adulto incapace); sia essa una ridotta autonomia decisionale del malato, i cui interessi possano trovare più adeguata attuazione (in quanto scelte di carattere personalissimo) attraverso strumenti meno invasivi di quelli integralmente sostitutivi, in grado di valorizzare le residue capacità del soggetto “debole”. Distinguendo, peraltro, a seconda che il malato abbia o non abbia, prima di cadere in stato di incapacità, impartito direttive anticipate di trattamento, ossia specificamente indicato, «ora per allora», le prestazioni e gli interventi medici cui sottoporsi e/o quelli cui opporsi in previsione di una ipotetica e futura incapacità.
Autodeterminazione terapeutica ed esigibilità delle cure
PASCUCCI, Luisa
2014-01-01
Abstract
L'autrice indaga origini ed evoluzione del principio di autodeterminazione in ordine ai trattamenti sanitari. In particolare soffermandosi sugli aspetti problematici che si legano all’acquisizione del consenso/dissenso alle cure allorquando il soggetto non sia in grado di manifestare la propria volontà in quanto versi in una condizione di incapacità: sia essa una incapacità (legale o naturale) totalmente invalidante, nel qual caso ponendosi il problema della sostituzione (del minore o dell’adulto incapace); sia essa una ridotta autonomia decisionale del malato, i cui interessi possano trovare più adeguata attuazione (in quanto scelte di carattere personalissimo) attraverso strumenti meno invasivi di quelli integralmente sostitutivi, in grado di valorizzare le residue capacità del soggetto “debole”. Distinguendo, peraltro, a seconda che il malato abbia o non abbia, prima di cadere in stato di incapacità, impartito direttive anticipate di trattamento, ossia specificamente indicato, «ora per allora», le prestazioni e gli interventi medici cui sottoporsi e/o quelli cui opporsi in previsione di una ipotetica e futura incapacità.File | Dimensione | Formato | |
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