Il progetto di trasformazione dei Magazzini Generali Borghetto di Brescia interessa l’area in cui, dagli anni 1930 fino alla soppressione dell’istituto nel 2002, sono transitati la maggior parte dei prodotti, locali ed importati, destinati ai mercati di numerose città. Uno degli aspetti critici del processo di definizione del progetto ha riguardato l’accordo sulle opere pubbliche che la proprietà privata avrebbe dovuto realizzare a scomputo degli oneri urbanistici. Le casére, edificio concepito per la conservazione dei formaggi, sono state l’oggetto principale della contrattazione. Le tre amministrazioni, che si sono occupate del progetto sino ad oggi, hanno modificato continuamente la propria posizione in merito, oscillando tra demolizione e recupero. Nel progetto definitivo, le casére, che restano di proprietà privata, non hanno ancora una destinazione precisa. Per il momento, di certo c’è solo che accoglieranno, in una porzione limitata, un archivio di documentazione amministrativa, opere d’arte e scenografie teatrali. La scelta di destinarle ad archivio, se vogliamo, potrebbe rispecchiare l’anima del luogo, ma certamente appare piuttosto insolita se si pensa al futuro dell’area. Nel saggio, ricostruendo le vicende del progetto per i Magazzini Generali di Brescia, s’intende mettere in luce alcuni aspetti che si ritiene possano essere utili per una riflessione di carattere più generale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio storico in ambiti di rigenerazione: il peso del valore testimoniale attribuito dai diversi soggetti al luogo, ed alle casére in particolare, nella definizione del progetto definitivo, e le strategie dell’amministrazione nel tentativo di comporre le istanze di attori e stakeholders.
Un documento per conservare documenti: il destino delle casére dei Magazzini Generali Borghetto di Brescia
Barbara Badiani;Barbara Scala
2017-01-01
Abstract
Il progetto di trasformazione dei Magazzini Generali Borghetto di Brescia interessa l’area in cui, dagli anni 1930 fino alla soppressione dell’istituto nel 2002, sono transitati la maggior parte dei prodotti, locali ed importati, destinati ai mercati di numerose città. Uno degli aspetti critici del processo di definizione del progetto ha riguardato l’accordo sulle opere pubbliche che la proprietà privata avrebbe dovuto realizzare a scomputo degli oneri urbanistici. Le casére, edificio concepito per la conservazione dei formaggi, sono state l’oggetto principale della contrattazione. Le tre amministrazioni, che si sono occupate del progetto sino ad oggi, hanno modificato continuamente la propria posizione in merito, oscillando tra demolizione e recupero. Nel progetto definitivo, le casére, che restano di proprietà privata, non hanno ancora una destinazione precisa. Per il momento, di certo c’è solo che accoglieranno, in una porzione limitata, un archivio di documentazione amministrativa, opere d’arte e scenografie teatrali. La scelta di destinarle ad archivio, se vogliamo, potrebbe rispecchiare l’anima del luogo, ma certamente appare piuttosto insolita se si pensa al futuro dell’area. Nel saggio, ricostruendo le vicende del progetto per i Magazzini Generali di Brescia, s’intende mettere in luce alcuni aspetti che si ritiene possano essere utili per una riflessione di carattere più generale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio storico in ambiti di rigenerazione: il peso del valore testimoniale attribuito dai diversi soggetti al luogo, ed alle casére in particolare, nella definizione del progetto definitivo, e le strategie dell’amministrazione nel tentativo di comporre le istanze di attori e stakeholders.File | Dimensione | Formato | |
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