Una fra le più note definizioni di architettura recita: “l’ architettura è il gioco sapiente magnifico e rigoroso dei volumi sotto la luce”. I tre tabernacoli lignei di Castiglione delle Stiviere sintetizzano un percorso artistico e artigianale sapiente, magnifico e rigoroso che testimonia la ricerca di fede e bellezza di una piccola capitale. Dalla struttura gotica cinquecentesca alla insigne Collegiata, nel 1607, e successivamente alla nuova parrocchiale costruita nel 1761, molteplici sono i momenti significativi che scandiscono questi due secoli, ma è tra la fine del Cinquecento e il primo Seicento che si creano le basi economiche, politiche e religiose di un nuovo sentire artistico. La visita apostolica del 1580 e i successivi decreti prescrivono la realizzazione di un tabernacolo più dignitoso. Questo raffinato arredo ligneo, sintesi di un ideale architettonico e religioso, anticipa un periodo di grande trasformazione della chiesa secondo i canoni post tridentini e si iscrive nel processo di strutturazione della città dal punto di vista urbano e organizzativo come capitale. Francesco Gonzaga insediatosi nel 1593 e divenuto principe nel 1610 è il promotore di questo cambiamento che si accompagna ad una complessa strategia religiosa attuata anche attraverso l’edificazione di numerosi edifici ecclesiastici. La figura di Luigi Gonzaga, che sarà proclamato santo nel 1726 e patrono della gioventù nel 1729, contribuisce a orientare e potenziare in modo decisivo le scelte politiche e religiose dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.

I tabernacoli lignei di Castiglione delle Stiviere.

DE PAOLI, Massimo
2015-01-01

Abstract

Una fra le più note definizioni di architettura recita: “l’ architettura è il gioco sapiente magnifico e rigoroso dei volumi sotto la luce”. I tre tabernacoli lignei di Castiglione delle Stiviere sintetizzano un percorso artistico e artigianale sapiente, magnifico e rigoroso che testimonia la ricerca di fede e bellezza di una piccola capitale. Dalla struttura gotica cinquecentesca alla insigne Collegiata, nel 1607, e successivamente alla nuova parrocchiale costruita nel 1761, molteplici sono i momenti significativi che scandiscono questi due secoli, ma è tra la fine del Cinquecento e il primo Seicento che si creano le basi economiche, politiche e religiose di un nuovo sentire artistico. La visita apostolica del 1580 e i successivi decreti prescrivono la realizzazione di un tabernacolo più dignitoso. Questo raffinato arredo ligneo, sintesi di un ideale architettonico e religioso, anticipa un periodo di grande trasformazione della chiesa secondo i canoni post tridentini e si iscrive nel processo di strutturazione della città dal punto di vista urbano e organizzativo come capitale. Francesco Gonzaga insediatosi nel 1593 e divenuto principe nel 1610 è il promotore di questo cambiamento che si accompagna ad una complessa strategia religiosa attuata anche attraverso l’edificazione di numerosi edifici ecclesiastici. La figura di Luigi Gonzaga, che sarà proclamato santo nel 1726 e patrono della gioventù nel 1729, contribuisce a orientare e potenziare in modo decisivo le scelte politiche e religiose dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
2015
978-88-97941-12-5
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