Il saggio descrive lo svolgimento della funzione consultiva in ambito procedimentale, mantenendo come punto di riferimento essenziale l'art. 16 della L. 241/1990. Viene evidenziata la dialettica esistente tra esigenza di adottare velocemente l'atto consultivo e la ricerca della qualità del provvedimento conclusivo di procedimento, che porterebbe ad esludere l'applicazione di meccanismi di semplificazione quali la facoltà/obbligo di procedere in assenza del parere. i meccanismi di semplificazione previsti nell'art. 16, da coordinare con le previsioni contenute nella legge "Madia", permettono di addivenire, solo qualora si versi in un rapporto tra amministrazioni, alla piena applicazione delle forme di semplificazione ivi previste anche in presenza di interessi di carattere ambientale. Vengono altresì delineati i caratteri peculiari dell'attività consultiva svolta dal Consiglio di Stato.
La funzione consultiva nella dinamica procedimentale.
PARISIO, Vera
2017-01-01
Abstract
Il saggio descrive lo svolgimento della funzione consultiva in ambito procedimentale, mantenendo come punto di riferimento essenziale l'art. 16 della L. 241/1990. Viene evidenziata la dialettica esistente tra esigenza di adottare velocemente l'atto consultivo e la ricerca della qualità del provvedimento conclusivo di procedimento, che porterebbe ad esludere l'applicazione di meccanismi di semplificazione quali la facoltà/obbligo di procedere in assenza del parere. i meccanismi di semplificazione previsti nell'art. 16, da coordinare con le previsioni contenute nella legge "Madia", permettono di addivenire, solo qualora si versi in un rapporto tra amministrazioni, alla piena applicazione delle forme di semplificazione ivi previste anche in presenza di interessi di carattere ambientale. Vengono altresì delineati i caratteri peculiari dell'attività consultiva svolta dal Consiglio di Stato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
