La rigenerazione urbana non è un’utopia, un “non-luogo” (ou-topos). Il 37% degli edifici residenziali in Italia origina tra il 1946 e il 1971; di questi, circa 800.000 unità sono obsolescenti. Questo “luogo” non può essere abbattuto: non conviene e non sapremmo dove metterne i resti. Si può mutare l’utopia in eutopia (eu-topos), trasformandolo in molti “buoni luoghi” esistenti, formulando linee-guida e tecniche organiche di “remodelage” urbano. Si propone qui, per il recupero di edifici degradati, un “esoscheletro adattivo” realizzato a secco, modificabile nel tempo e in relazione a diversi contesti geografici che renda il manufatto capace di rispondere ai mutamenti che incontrerà. L’esoscheletro adattivo prolungherà il ciclo di vita dell’edificio riducendo il suo carico ambientale, in armonia con quanto previsto da progetti e programmi-quadro europei.
Eutopia Urbana. Pratiche sostenibili e adattive di rigenerazione integrata degli edifici residenziali
ANGI, Barbara;BOTTI, Massimiliano;MONTUORI, Marina
2014-01-01
Abstract
La rigenerazione urbana non è un’utopia, un “non-luogo” (ou-topos). Il 37% degli edifici residenziali in Italia origina tra il 1946 e il 1971; di questi, circa 800.000 unità sono obsolescenti. Questo “luogo” non può essere abbattuto: non conviene e non sapremmo dove metterne i resti. Si può mutare l’utopia in eutopia (eu-topos), trasformandolo in molti “buoni luoghi” esistenti, formulando linee-guida e tecniche organiche di “remodelage” urbano. Si propone qui, per il recupero di edifici degradati, un “esoscheletro adattivo” realizzato a secco, modificabile nel tempo e in relazione a diversi contesti geografici che renda il manufatto capace di rispondere ai mutamenti che incontrerà. L’esoscheletro adattivo prolungherà il ciclo di vita dell’edificio riducendo il suo carico ambientale, in armonia con quanto previsto da progetti e programmi-quadro europei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.