Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi, svoltasi a Brescia il 26 settembre del 2014, su "Diritti delle coppie omosessuali". Articolata in due sessioni, la prima è stata dedicata a una ricognizione dei principali pregiudizi (gius)filosofici che, ancora oggi, accompagnano e condizionano il dibattito fra chi denuncia una discriminazione nei confronti delle coppie omosessuali e chi, invece, magari negando che si tratti di una discriminazione, mette in guardia dai rischi che un pieno riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali potrebbe comportare. La seconda sessione è stata dedicata invece a quella che, secondo punti di vista differenti, è considerata la specificità o piuttosto l’anomalia del caso italiano rispetto alla normativa della quasi totalità degli altri paesi europei. In particolare, nei suoi diversi interventi, la seconda sessione si è concentrata sull’analisi dei mancati interventi del legislatore e sulla giurisprudenza italiana degli ultimi anni (dalle sentenze della Corte costituzionale del 2010 e della Corte di cassazione del marzo 2012 alle più recenti sentenze che, sempre più incalzanti, negli ultimi mesi sembrano voler imprimere un’accelerazione non solo in tema di riconoscimento di same-sex marriages celebrati all’estero ma anche in tema di adozione).

Diritti delle coppie omosessuali

MAZZARESE, Tecla Lucia Pia
2015-01-01

Abstract

Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi, svoltasi a Brescia il 26 settembre del 2014, su "Diritti delle coppie omosessuali". Articolata in due sessioni, la prima è stata dedicata a una ricognizione dei principali pregiudizi (gius)filosofici che, ancora oggi, accompagnano e condizionano il dibattito fra chi denuncia una discriminazione nei confronti delle coppie omosessuali e chi, invece, magari negando che si tratti di una discriminazione, mette in guardia dai rischi che un pieno riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali potrebbe comportare. La seconda sessione è stata dedicata invece a quella che, secondo punti di vista differenti, è considerata la specificità o piuttosto l’anomalia del caso italiano rispetto alla normativa della quasi totalità degli altri paesi europei. In particolare, nei suoi diversi interventi, la seconda sessione si è concentrata sull’analisi dei mancati interventi del legislatore e sulla giurisprudenza italiana degli ultimi anni (dalle sentenze della Corte costituzionale del 2010 e della Corte di cassazione del marzo 2012 alle più recenti sentenze che, sempre più incalzanti, negli ultimi mesi sembrano voler imprimere un’accelerazione non solo in tema di riconoscimento di same-sex marriages celebrati all’estero ma anche in tema di adozione).
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