L'ordinamento dell'Unione europea è dotato, al pari degli stati e al pari di altri enti (come le nostre regioni), di un'autentica forma di governo (system of government). L'applicazione di questa categoria dogmatica all'assetto istituzionale di vertice della Comunità europea (oggi Unione europea) consente di circoscrivere e quindi di meglio analizzare una questione più specifica rispetto all'amplissimo tema della governance complessiva dell'UE. Si tratta di una questione che attiene ai rapporti intercorrenti tra le principali istituzioni comunitarie. Una parte del problema del c.d. deficit democratico dell'UE, ferme restando le peculiarità dell'ente in questione rispetto agli enti statuali, può essere infatti addebitata all'assenza di un circuito di responsabilità politica tra la maggioranza parlamentare e la Commissione. Il "Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa" ha previsto alcune rilevanti innovazioni nella definizione del ruolo della Commissione e nella disciplina della sua fase genetica. Queste novità sono ispirate a certi congegni di razionalizzazione delle forme di governo parlamentari e mirano appunto a favorire l'instaurazione di una continuità politica tra la Commissione (in particolare il suo presidente) e la maggioranza parlamentare. Tuttavia, senza determinate precondizioni, tra le quali spicca la presenza di solidi partiti europei, le suddette innovazioni difficilmente potranno ottenere i risultati sperati. Resta inoltre invariata la previsione della maggioranza qualificata per l'approvazione della mozione di censura, che dunque continua a rappresentare, più che altro, una sorta di impeachment. Nonostante il naufragio della "Costituzione" europea le riflessioni su questi contenuti restano dotate di una certa attualità. Ciò si deve alla circostanza che molte delle disposizioni commentate sono state poi trasfuse nel Trattato di Lisbona.

La forma di governo dell'Unione nel Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa

FRAU, Matteo
2006-01-01

Abstract

L'ordinamento dell'Unione europea è dotato, al pari degli stati e al pari di altri enti (come le nostre regioni), di un'autentica forma di governo (system of government). L'applicazione di questa categoria dogmatica all'assetto istituzionale di vertice della Comunità europea (oggi Unione europea) consente di circoscrivere e quindi di meglio analizzare una questione più specifica rispetto all'amplissimo tema della governance complessiva dell'UE. Si tratta di una questione che attiene ai rapporti intercorrenti tra le principali istituzioni comunitarie. Una parte del problema del c.d. deficit democratico dell'UE, ferme restando le peculiarità dell'ente in questione rispetto agli enti statuali, può essere infatti addebitata all'assenza di un circuito di responsabilità politica tra la maggioranza parlamentare e la Commissione. Il "Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa" ha previsto alcune rilevanti innovazioni nella definizione del ruolo della Commissione e nella disciplina della sua fase genetica. Queste novità sono ispirate a certi congegni di razionalizzazione delle forme di governo parlamentari e mirano appunto a favorire l'instaurazione di una continuità politica tra la Commissione (in particolare il suo presidente) e la maggioranza parlamentare. Tuttavia, senza determinate precondizioni, tra le quali spicca la presenza di solidi partiti europei, le suddette innovazioni difficilmente potranno ottenere i risultati sperati. Resta inoltre invariata la previsione della maggioranza qualificata per l'approvazione della mozione di censura, che dunque continua a rappresentare, più che altro, una sorta di impeachment. Nonostante il naufragio della "Costituzione" europea le riflessioni su questi contenuti restano dotate di una certa attualità. Ciò si deve alla circostanza che molte delle disposizioni commentate sono state poi trasfuse nel Trattato di Lisbona.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/450706
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact