Nel 2011 un gruppo di ricerca bresciano coordinato dall’A. ha affrontato la traduzione dalla lingua inglese nella lingua italiana del Libro VII del DCFR, dedicato all’Arricchimento Ingiustificato. Le difficoltà e le scelte metodologiche e semantiche sono illustrate nel presente studio. In particolare, la sfida più impegnativa è stata quella di omologare l’inglese ‘continentale’, nonchè le nuove categorie giuridiche sorte in occasione della redazione del DCFR, nella lingua e nelle categorie giuridiche disciplinate agli artt. 2033- 2042 del codice civile italiano. La Section I del presente lavoro affronta due questioni preliminari: se l’arricchimento ingiustificato possa essere considerato come una fonte autonoma di obbligazione in tutti i sistemi giuridici europei, e quali sono i diversi modelli di riferimento. La Section II fornisce alcuni esempi di come l’esercizio di traduzione abbia portato ad un risultato ulteriore e di particolare interesse comparatistico: ossia la definizione di un nuovo modello europeo di natura restitutoria, avente caratteristiche e scopi propri e diversi dai modelli europei illustrati nella Section I.
UNJUSTIFIED ENRICHMENT IN BOOK VII: BEYOND THE EUROPEAN MODELS
AMATO, Cristina
2014-01-01
Abstract
Nel 2011 un gruppo di ricerca bresciano coordinato dall’A. ha affrontato la traduzione dalla lingua inglese nella lingua italiana del Libro VII del DCFR, dedicato all’Arricchimento Ingiustificato. Le difficoltà e le scelte metodologiche e semantiche sono illustrate nel presente studio. In particolare, la sfida più impegnativa è stata quella di omologare l’inglese ‘continentale’, nonchè le nuove categorie giuridiche sorte in occasione della redazione del DCFR, nella lingua e nelle categorie giuridiche disciplinate agli artt. 2033- 2042 del codice civile italiano. La Section I del presente lavoro affronta due questioni preliminari: se l’arricchimento ingiustificato possa essere considerato come una fonte autonoma di obbligazione in tutti i sistemi giuridici europei, e quali sono i diversi modelli di riferimento. La Section II fornisce alcuni esempi di come l’esercizio di traduzione abbia portato ad un risultato ulteriore e di particolare interesse comparatistico: ossia la definizione di un nuovo modello europeo di natura restitutoria, avente caratteristiche e scopi propri e diversi dai modelli europei illustrati nella Section I.File | Dimensione | Formato | |
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