Lo scritto offre un inquadramento sistematico degli artt. 4:101 – 4:108 dei Principi «Acquis» del diritto comunitario dei contratti, comparati con la disciplina della Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di beni mobili e, soprattutto, con gli artt. 1326 ss. c.c. Il confronto permette di svolgere una serie di considerazioni critiche sulla formulazione dei Principi, che sembrano ignorare le più recenti evoluzioni teorico-concettuali in tema di formazione del contratto, non riuscendo neppure ad indicare esaurientemente il momento cronologico in cui si verificherebbe la nascita del vincolo negoziale. Nella seconda parte dello scritto, si pone maggiore attenzione a singoli profili specifici della disciplina in commento, concernenti la formazione del contratto attraverso strumenti telematici e il rilievo giuridico da attribuirsi alla reazione verso forniture non richieste, alla luce della regolamentazione di quest’ultimo aspetto offerta dalla legislazione consumeristica. Anche sotto questo profilo, trova ulteriore conferma la critica nei confronti del progetto comunitario, del quale si auspica un rapido e radicale mutamento, ispirato ad un approccio sistematico diverso, che tenga adeguatamente conto dell’imprescindibile esigenza di un dialogo con i singoli ordinamenti giuridici.
La formazione dell’accordo
ADDIS, Fabio
2009-01-01
Abstract
Lo scritto offre un inquadramento sistematico degli artt. 4:101 – 4:108 dei Principi «Acquis» del diritto comunitario dei contratti, comparati con la disciplina della Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di beni mobili e, soprattutto, con gli artt. 1326 ss. c.c. Il confronto permette di svolgere una serie di considerazioni critiche sulla formulazione dei Principi, che sembrano ignorare le più recenti evoluzioni teorico-concettuali in tema di formazione del contratto, non riuscendo neppure ad indicare esaurientemente il momento cronologico in cui si verificherebbe la nascita del vincolo negoziale. Nella seconda parte dello scritto, si pone maggiore attenzione a singoli profili specifici della disciplina in commento, concernenti la formazione del contratto attraverso strumenti telematici e il rilievo giuridico da attribuirsi alla reazione verso forniture non richieste, alla luce della regolamentazione di quest’ultimo aspetto offerta dalla legislazione consumeristica. Anche sotto questo profilo, trova ulteriore conferma la critica nei confronti del progetto comunitario, del quale si auspica un rapido e radicale mutamento, ispirato ad un approccio sistematico diverso, che tenga adeguatamente conto dell’imprescindibile esigenza di un dialogo con i singoli ordinamenti giuridici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.