La storia della psicologia italiana si intreccia con le vicende che hanno caratterizzato il secolo scorso: le guerre, il sistema totalitario, le difficoltà di comunicazione, la ricostruzione e la trasformazione sociale e culturale. Non è stato facile sostenere, difendere in ambito universitario la psicologia da da atteggiamenti e concezioni dominanti nel nostro paese, in vari settori, soprattutto nella prima metà del Novecento. La maggior parte degli istituti scientifici furono delegittimati e chiusi e impedite le ricerche psicologiche. La nuova scienza è stata accolta dagli apparati di potere con particolare scetticismo, osteggiata da ogni parte, forse perché poneva in discussione schemi precostituiti, si interrogava e ricercava la natura e l’essenza dell’uomo, il suo volto interiore, oltre le sue maschere. Dal 1945 la psicologia italiana ha ripreso il suo sviluppo anche attraverso i collegamenti di carattere internazionale. In questo volume la storia della psicologia italiana è raccontata sia in termini ‘oggettivi’, didascalici sia attraverso la voce personale, attenta e critica, di uno degli autori, protagonista diretto dello sviluppo accademico delle scienze del comportamento, degli studi sulla comprensione del funzionamento mentale, della diffusione di un sapere specialistico e profondamente umano. Il volume, accuratamente documentato, si presta alla lettura ed alla curiosità di professionisti, studenti, ricercatori e di tutte le persone interessate al pensiero, all’anima storica e attuale della psicologia.

Sulle tracce della psicologia italiana. Storia e autobiografia

PORRO, Alessandro;CRISTINI, Carlo
2009-01-01

Abstract

La storia della psicologia italiana si intreccia con le vicende che hanno caratterizzato il secolo scorso: le guerre, il sistema totalitario, le difficoltà di comunicazione, la ricostruzione e la trasformazione sociale e culturale. Non è stato facile sostenere, difendere in ambito universitario la psicologia da da atteggiamenti e concezioni dominanti nel nostro paese, in vari settori, soprattutto nella prima metà del Novecento. La maggior parte degli istituti scientifici furono delegittimati e chiusi e impedite le ricerche psicologiche. La nuova scienza è stata accolta dagli apparati di potere con particolare scetticismo, osteggiata da ogni parte, forse perché poneva in discussione schemi precostituiti, si interrogava e ricercava la natura e l’essenza dell’uomo, il suo volto interiore, oltre le sue maschere. Dal 1945 la psicologia italiana ha ripreso il suo sviluppo anche attraverso i collegamenti di carattere internazionale. In questo volume la storia della psicologia italiana è raccontata sia in termini ‘oggettivi’, didascalici sia attraverso la voce personale, attenta e critica, di uno degli autori, protagonista diretto dello sviluppo accademico delle scienze del comportamento, degli studi sulla comprensione del funzionamento mentale, della diffusione di un sapere specialistico e profondamente umano. Il volume, accuratamente documentato, si presta alla lettura ed alla curiosità di professionisti, studenti, ricercatori e di tutte le persone interessate al pensiero, all’anima storica e attuale della psicologia.
2009
9788856810608
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/30173
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