Il miglioramento delle condizioni operative di lavoro, la ricerca di soluzioni tecniche e organizzative che consentano di massimizzare il rendimento produttivo e l’efficienza degli addetti, cercando nel contempo di minimizzare gli sforzi necessari, il rispetto dei principi di progettazione ergonomica delle postazioni di lavoro, sono obiettivi che, anche se con diversa priorità, da sempre sono perseguiti da parte di chi si occupa di organizzazione e gestione della produzione e delle risorse umane. Il conseguimento, anche parziale, di tali obiettivi può essere ottenuto attraverso uno studio razionale ed approfondito della situazione di lavoro, condotto mediante l’applicazione puntuale di un efficace metodo di analisi e la successiva interpretazione critica dei risultati emersi dall’analisi stessa. In tale contesto la presente comunicazione si prefigge di proporre una metodologia di valutazione concepita per consentire l’ottenimento una visione completa ed approfondita delle condizioni di lavoro, con particolare riferimento alle attività lavorative di tipo non ripetitivo (si pensi ad esempio alle attività di manutenzione a guasto). L’applicazione di un metodo di valutazione delle condizioni operative osservabili in una specifica situazione di lavoro consente di delineare un profilo di valutazione, che permette di effettuare confronti fra più soluzioni tecnicamente attuabili, e di mettere in risalto i fattori più critici sui quali focalizzare le risorse ed ai quali attribuire le priorità per gli eventuali interventi correttivi. Il lavoro svolto prevede l’esposizione della metodologia elaborata e la sua applicazione, a scopo esemplificativo, ad una situazione reale, che ha portato al conseguimento di alcuni risultati interessanti. La metodologia proposta ha come elemento peculiare di essere stata concepita per attività di tipo non ripetitivo, per le quali è più difficile disporre di criteri integrati di valutazione. Ciò le conferisce doti di particolare elasticità e la caratteristica di essere comunque adattabile anche per la valutazione di attività di tipo ripetitivo.

Metodologia di valutazione ergonomica dei posti di lavoro e delle attrezzature per attività non ripetitive

ALBERTI, Marco;CAINI, Luisa;ROSSI, Diana;
1999-01-01

Abstract

Il miglioramento delle condizioni operative di lavoro, la ricerca di soluzioni tecniche e organizzative che consentano di massimizzare il rendimento produttivo e l’efficienza degli addetti, cercando nel contempo di minimizzare gli sforzi necessari, il rispetto dei principi di progettazione ergonomica delle postazioni di lavoro, sono obiettivi che, anche se con diversa priorità, da sempre sono perseguiti da parte di chi si occupa di organizzazione e gestione della produzione e delle risorse umane. Il conseguimento, anche parziale, di tali obiettivi può essere ottenuto attraverso uno studio razionale ed approfondito della situazione di lavoro, condotto mediante l’applicazione puntuale di un efficace metodo di analisi e la successiva interpretazione critica dei risultati emersi dall’analisi stessa. In tale contesto la presente comunicazione si prefigge di proporre una metodologia di valutazione concepita per consentire l’ottenimento una visione completa ed approfondita delle condizioni di lavoro, con particolare riferimento alle attività lavorative di tipo non ripetitivo (si pensi ad esempio alle attività di manutenzione a guasto). L’applicazione di un metodo di valutazione delle condizioni operative osservabili in una specifica situazione di lavoro consente di delineare un profilo di valutazione, che permette di effettuare confronti fra più soluzioni tecnicamente attuabili, e di mettere in risalto i fattori più critici sui quali focalizzare le risorse ed ai quali attribuire le priorità per gli eventuali interventi correttivi. Il lavoro svolto prevede l’esposizione della metodologia elaborata e la sua applicazione, a scopo esemplificativo, ad una situazione reale, che ha portato al conseguimento di alcuni risultati interessanti. La metodologia proposta ha come elemento peculiare di essere stata concepita per attività di tipo non ripetitivo, per le quali è più difficile disporre di criteri integrati di valutazione. Ciò le conferisce doti di particolare elasticità e la caratteristica di essere comunque adattabile anche per la valutazione di attività di tipo ripetitivo.
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