Giustina I., “≪Fortezza per natura & arte, gagliardissima≫. Percorsi di ricerca per la conoscenza e la valorizzazione del Castello di Brescia e del colle Cidneo., in AA. VV. “Il Castello di Brescia. Il Falcone d’Italia.”, La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs), giugno 2012, p.9. ≪(…) Con gli inediti rilievi realizzati da Massimo De Paoli, si comprende il ruolo retorico di quinta scenografica sotteso all’accesso trionfale alla fortezza bresciana, centrato tra due bastioni e risolto in superficie a segnare un asse visivo fisicamente e simbolicamente emergente, che, offuscato dalle successive trasformazioni del pendio, sarebbe opportuno tornare a valorizzare. Altro tema centrale di questo lavoro, su cui gran parte delle ricerche sono state orientate, è stata la storia progettuale e edilizia del complesso difensivo. Sulla scorta di un consistente stato dell’arte (…) sono stati avviati percorsi di analisi che hanno consentito di maturare nuove considerazioni critiche e inedite acquisizioni. Le indagini toccano il colto partito architettonico adottato nell’ arcone di ingresso al Castello, che i rilievi di De Paoli mettono in evidente relazione con le indicazioni del cinquecentesco trattato di Sebastiano Serlio, ponendo pregiudiziali non indifferenti sull’orizzonte culturale di riferimento dell’ ancora incerto progettista.≫
Il carattere del fronte scena del Castello di Brescia. Frammenti di un discorso serliano.
DE PAOLI, Massimo
2012-01-01
Abstract
Giustina I., “≪Fortezza per natura & arte, gagliardissima≫. Percorsi di ricerca per la conoscenza e la valorizzazione del Castello di Brescia e del colle Cidneo., in AA. VV. “Il Castello di Brescia. Il Falcone d’Italia.”, La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs), giugno 2012, p.9. ≪(…) Con gli inediti rilievi realizzati da Massimo De Paoli, si comprende il ruolo retorico di quinta scenografica sotteso all’accesso trionfale alla fortezza bresciana, centrato tra due bastioni e risolto in superficie a segnare un asse visivo fisicamente e simbolicamente emergente, che, offuscato dalle successive trasformazioni del pendio, sarebbe opportuno tornare a valorizzare. Altro tema centrale di questo lavoro, su cui gran parte delle ricerche sono state orientate, è stata la storia progettuale e edilizia del complesso difensivo. Sulla scorta di un consistente stato dell’arte (…) sono stati avviati percorsi di analisi che hanno consentito di maturare nuove considerazioni critiche e inedite acquisizioni. Le indagini toccano il colto partito architettonico adottato nell’ arcone di ingresso al Castello, che i rilievi di De Paoli mettono in evidente relazione con le indicazioni del cinquecentesco trattato di Sebastiano Serlio, ponendo pregiudiziali non indifferenti sull’orizzonte culturale di riferimento dell’ ancora incerto progettista.≫File | Dimensione | Formato | |
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