Nell’estate del 2005 due anziani coniugi scomparvero. Dopo circa 15 giorni dalla loro scomparsa, sul fondo di un dirupo montuoso, furono rinvenuti alcuni sacchetti in plastica che contenevano alcune porzioni di corpo umano (porzioni di arti e di tronco) in avanzato stato di putrefazione. Già in sede di sopralluogo i resti furono attribuiti a due soggetti adulti, un uomo ed una donna, e le indagini genetiche confermarono poi trattarsi dei due coniugi scomparsi alcuni giorni prima. Gli accertamenti necroscopici sui resti cadaverici consentirono di apprezzare plurimi segni riconducibili a diverse forme di lesività post-mortale (da taglio, contusiva, da macro e micro-fauna), che avevano attinto diversi distretti corporei. Successivamente, dopo qualche mese, fu rinvenuta una testa umana, che le indagini genetiche consentirono di attribuire all’uomo scomparso; a distanza di poco piú di un anno, una seconda testa umana fu rinvenuta ed attribuita alla donna scomparsa. Il caso in discussione offre alcuni interessanti spunti di rifl essione in merito al problema della lesività intra-vitale e post-mortale e della defi nizione dell’epoca del decesso.

Su di un caso di duplice depezzamento post-mortale: problematiche di lesività e tanatocronologiche

VERZELETTI, Andrea;DE FERRARI, Francesco
2012-01-01

Abstract

Nell’estate del 2005 due anziani coniugi scomparvero. Dopo circa 15 giorni dalla loro scomparsa, sul fondo di un dirupo montuoso, furono rinvenuti alcuni sacchetti in plastica che contenevano alcune porzioni di corpo umano (porzioni di arti e di tronco) in avanzato stato di putrefazione. Già in sede di sopralluogo i resti furono attribuiti a due soggetti adulti, un uomo ed una donna, e le indagini genetiche confermarono poi trattarsi dei due coniugi scomparsi alcuni giorni prima. Gli accertamenti necroscopici sui resti cadaverici consentirono di apprezzare plurimi segni riconducibili a diverse forme di lesività post-mortale (da taglio, contusiva, da macro e micro-fauna), che avevano attinto diversi distretti corporei. Successivamente, dopo qualche mese, fu rinvenuta una testa umana, che le indagini genetiche consentirono di attribuire all’uomo scomparso; a distanza di poco piú di un anno, una seconda testa umana fu rinvenuta ed attribuita alla donna scomparsa. Il caso in discussione offre alcuni interessanti spunti di rifl essione in merito al problema della lesività intra-vitale e post-mortale e della defi nizione dell’epoca del decesso.
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