Il lavoro si pone come obiettivo l’analisi delle principali problematiche, anche di natura teorica, connesse alla formazione del bilancio consolidato, così come previste dalla regolamentazione e dai principi contabili, italiani e internazionali. Il volume, nell’esposizione delle singole fasi metodologiche da seguire per la predisposizione del bilancio consolidato di gruppo, sottopone ad analisi critica la normativa vigente, con l’obiettivo di individuarne la coerenza sia con i precetti economico-aziendali sia con i principi contabili, identificando il potenziale informativo ottenibile dalla effettiva applicazione. Il lavoro prende avvio dalla definizione di gruppo di imprese, non previsto dalla normativa ma da essa desumibile in via indiretta: l’individuazione delle differenti fattispecie permette di comprendere il ruolo informativo del bilancio consolidato, sia per la rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale della realtà economica a cui si riferisce sia per integrare la medesima rappresentazione di singole imprese appartenenti al gruppo. Il momento fondamentale, nel processo di consolidamento, è la concreta individuazione delle imprese che, appartenendo al gruppo, rientrano nell’area di consolidamento: tali imprese vengono consolidate attraverso il metodo integrale. In particolar modo, si analizzano i soggetti obbligati alla predisposizione del bilancio consolidato, le imprese da consolidare, i casi di esclusione. L’integrazione di più bilanci di esercizio, richiede l’esistenza di omogeneità tra i medesimi: le precondizioni al consolidamento si pongono l’obiettivo di raggiungerla. Si fa prevalente riferimento all’omogeneità dei principi contabili e di valutazione, alla data di chiusura del bilancio della singola impresa, agli schemi di rappresentazione e, infine, alla moneta di conto (conversione o traduzione dei bilanci esteri). Definito il perimetro del gruppo e raggiunta l’omogeneità dei singoli bilanci individuali, momento successivo è il loro consolidamento. Il metodo integrale è da ritenersi l’unico coerente con le finalità informative perseguite dal bilancio consolidato: viene comunque anche trattato il metodo proporzionale, in quanto previsto dalla normativa per particolari fattispecie di imprese. Importante per comprendere le caratteristiche dei singoli metodi e le differenti regole tecniche di applicazione, è l’esame delle teorie di gruppo cioè le difformi modalità teoriche di interpretazione del gruppo e delle relazioni tra impresa controllante e imprese controllate. In fase di consolidamento assume importanza la verifica dell’esistenza di operazioni intragruppo, cioè avvenute tra imprese appartenenti al gruppo e soggette ad integrazione: in tale situazione, infatti, si verifica un semplice trasferimento di risorse all’interno dell’unità economica sovraordinata che, come tale, non assume alcuna rilevanza rispetto ai terzi. Dopo aver affrontato la modalità di costruzione del bilancio consolidato, si esaminano le caratteristiche connesse alla sua forma e struttura. Il lavoro si conclude con alcune brevi considerazioni sulle modalità di controllo e di pubblicazione del bilancio consolidato, con l’esame della rilevanza del gruppo di imprese a fini tributari e con l’esame dell’evoluzione della regolamentazione specifica.

Il bilancio consolidato. La metodologia di costruzione e il profilo informativo.

TEODORI, Claudio
2012-01-01

Abstract

Il lavoro si pone come obiettivo l’analisi delle principali problematiche, anche di natura teorica, connesse alla formazione del bilancio consolidato, così come previste dalla regolamentazione e dai principi contabili, italiani e internazionali. Il volume, nell’esposizione delle singole fasi metodologiche da seguire per la predisposizione del bilancio consolidato di gruppo, sottopone ad analisi critica la normativa vigente, con l’obiettivo di individuarne la coerenza sia con i precetti economico-aziendali sia con i principi contabili, identificando il potenziale informativo ottenibile dalla effettiva applicazione. Il lavoro prende avvio dalla definizione di gruppo di imprese, non previsto dalla normativa ma da essa desumibile in via indiretta: l’individuazione delle differenti fattispecie permette di comprendere il ruolo informativo del bilancio consolidato, sia per la rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale della realtà economica a cui si riferisce sia per integrare la medesima rappresentazione di singole imprese appartenenti al gruppo. Il momento fondamentale, nel processo di consolidamento, è la concreta individuazione delle imprese che, appartenendo al gruppo, rientrano nell’area di consolidamento: tali imprese vengono consolidate attraverso il metodo integrale. In particolar modo, si analizzano i soggetti obbligati alla predisposizione del bilancio consolidato, le imprese da consolidare, i casi di esclusione. L’integrazione di più bilanci di esercizio, richiede l’esistenza di omogeneità tra i medesimi: le precondizioni al consolidamento si pongono l’obiettivo di raggiungerla. Si fa prevalente riferimento all’omogeneità dei principi contabili e di valutazione, alla data di chiusura del bilancio della singola impresa, agli schemi di rappresentazione e, infine, alla moneta di conto (conversione o traduzione dei bilanci esteri). Definito il perimetro del gruppo e raggiunta l’omogeneità dei singoli bilanci individuali, momento successivo è il loro consolidamento. Il metodo integrale è da ritenersi l’unico coerente con le finalità informative perseguite dal bilancio consolidato: viene comunque anche trattato il metodo proporzionale, in quanto previsto dalla normativa per particolari fattispecie di imprese. Importante per comprendere le caratteristiche dei singoli metodi e le differenti regole tecniche di applicazione, è l’esame delle teorie di gruppo cioè le difformi modalità teoriche di interpretazione del gruppo e delle relazioni tra impresa controllante e imprese controllate. In fase di consolidamento assume importanza la verifica dell’esistenza di operazioni intragruppo, cioè avvenute tra imprese appartenenti al gruppo e soggette ad integrazione: in tale situazione, infatti, si verifica un semplice trasferimento di risorse all’interno dell’unità economica sovraordinata che, come tale, non assume alcuna rilevanza rispetto ai terzi. Dopo aver affrontato la modalità di costruzione del bilancio consolidato, si esaminano le caratteristiche connesse alla sua forma e struttura. Il lavoro si conclude con alcune brevi considerazioni sulle modalità di controllo e di pubblicazione del bilancio consolidato, con l’esame della rilevanza del gruppo di imprese a fini tributari e con l’esame dell’evoluzione della regolamentazione specifica.
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