A partire dal 2009 il lago d’Iseo è stato oggetto di un’intensa campagna sperimentale volta a monitorare le principali forzanti agenti sul sistema e a quantificarne la risposta. Si voleva in primo luogo verificare se anche in questo lago fossero presenti oscillazioni interne indotte dal vento, come già documentato per altri laghi dell’area alpina e prealpina. Tale attività, mirata a comprendere gli aspetti fondamentali dell’idrodinamica di questo bacino, ha costituito un primo passo preliminare finalizzato ad affrontare le criticità che riguardano lo stato di qualità delle sue acque. La misura ad elevata frequenza della temperatura in diversi punti e profondità del lago, in particolare, ha messo per la prima volta in luce intensi fenomeni oscillatori (onde interne) che si sviluppano a scala di bacino nei primi 50 m di colonna d’acqua e che sono in primo luogo il risultato dell’azione del vento che agisce periodicamente sulla superficie del lago. Gli effetti di questo moto oscillatorio sono fondamentali per la miscelazione delle acque del lago e ne determinano il campo delle correnti, come verificato con misure di tipo lagrangiano. Nel presente lavoro viene descritta la struttura spazio-temporale delle onde interne osservate sul lago d’Iseo in condizioni stratificate, sulla base dell’interpretazione dei dati sperimentali acquisiti e dei risultati numerici ottenuti utilizzando un modello numerico modale a layer. La risposta del bacino all’azione del vento appare caratterizzata da una struttura modale dominante del primo tipo (V1H1), alla quale si sovrappongono solo occasionalmente dei modi di ordine superiore. Il verificarsi di tali movimenti è stato quindi interpretato ponendo in relazione la struttura spazio-temporale del vento e quella delle oscillazioni naturali del bacino, ed evidenziando lo svilupparsi di condizioni di risonanza.

Le onde interne del lago d’Iseo: osservazione sperimentale e modellazione numerica.

VALERIO, Giulia;PILOTTI, Marco
2012-01-01

Abstract

A partire dal 2009 il lago d’Iseo è stato oggetto di un’intensa campagna sperimentale volta a monitorare le principali forzanti agenti sul sistema e a quantificarne la risposta. Si voleva in primo luogo verificare se anche in questo lago fossero presenti oscillazioni interne indotte dal vento, come già documentato per altri laghi dell’area alpina e prealpina. Tale attività, mirata a comprendere gli aspetti fondamentali dell’idrodinamica di questo bacino, ha costituito un primo passo preliminare finalizzato ad affrontare le criticità che riguardano lo stato di qualità delle sue acque. La misura ad elevata frequenza della temperatura in diversi punti e profondità del lago, in particolare, ha messo per la prima volta in luce intensi fenomeni oscillatori (onde interne) che si sviluppano a scala di bacino nei primi 50 m di colonna d’acqua e che sono in primo luogo il risultato dell’azione del vento che agisce periodicamente sulla superficie del lago. Gli effetti di questo moto oscillatorio sono fondamentali per la miscelazione delle acque del lago e ne determinano il campo delle correnti, come verificato con misure di tipo lagrangiano. Nel presente lavoro viene descritta la struttura spazio-temporale delle onde interne osservate sul lago d’Iseo in condizioni stratificate, sulla base dell’interpretazione dei dati sperimentali acquisiti e dei risultati numerici ottenuti utilizzando un modello numerico modale a layer. La risposta del bacino all’azione del vento appare caratterizzata da una struttura modale dominante del primo tipo (V1H1), alla quale si sovrappongono solo occasionalmente dei modi di ordine superiore. Il verificarsi di tali movimenti è stato quindi interpretato ponendo in relazione la struttura spazio-temporale del vento e quella delle oscillazioni naturali del bacino, ed evidenziando lo svilupparsi di condizioni di risonanza.
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