Il lavoro sottopone a vaglio critico il contrasto giurisprudenziale relativo all’applicabilità dell’art. 1461 c.c. in favore dell’imprenditore che esercita un’attività in regime di monopolio legale. L’assenza, nei casi affrontati dai giudici, delle circostanze fattuali richiamate dalla norma citata e, in particolare, di un pericolo d’inadempimento non è condizione sufficiente per degradare a mero obiter dictum l’impiego della medesima previsione, che è al contrario invocata per verificare se e in che misura l’imprenditore sia legittimato a rifiutare l’eventuale adempimento offertogli dalla controparte dissestata e possa quindi essere condannato a restituire alla massa fallimentare quanto ricevuto a titolo di revocatoria. Attraverso una più approfondita disamina dell’art. 2597 c.c. e dei rapporti tra l’obbligo di contrarre ivi previsto a carico del legal-monopolista e l’obbligo di eseguire la prestazione, lo studio perviene dunque ad attribuire preminente rilievo all’esigenza imprescindibile di garantire, nell’attuazione del rapporto obbligatorio, la parità di trattamento, giungendo così alla conclusione che la tesi contraria all’applicabilità dell’art. 1461 c.c. si risolve in un’inaccettabile violazione proprio del principio di parità di trattamento che il legal-monopolista è tenuto ad osservare.

Monopolio legale e «mutamento» delle condizioni patrimoniali dei contraenti

VENTURELLI, Alberto
2006-01-01

Abstract

Il lavoro sottopone a vaglio critico il contrasto giurisprudenziale relativo all’applicabilità dell’art. 1461 c.c. in favore dell’imprenditore che esercita un’attività in regime di monopolio legale. L’assenza, nei casi affrontati dai giudici, delle circostanze fattuali richiamate dalla norma citata e, in particolare, di un pericolo d’inadempimento non è condizione sufficiente per degradare a mero obiter dictum l’impiego della medesima previsione, che è al contrario invocata per verificare se e in che misura l’imprenditore sia legittimato a rifiutare l’eventuale adempimento offertogli dalla controparte dissestata e possa quindi essere condannato a restituire alla massa fallimentare quanto ricevuto a titolo di revocatoria. Attraverso una più approfondita disamina dell’art. 2597 c.c. e dei rapporti tra l’obbligo di contrarre ivi previsto a carico del legal-monopolista e l’obbligo di eseguire la prestazione, lo studio perviene dunque ad attribuire preminente rilievo all’esigenza imprescindibile di garantire, nell’attuazione del rapporto obbligatorio, la parità di trattamento, giungendo così alla conclusione che la tesi contraria all’applicabilità dell’art. 1461 c.c. si risolve in un’inaccettabile violazione proprio del principio di parità di trattamento che il legal-monopolista è tenuto ad osservare.
2006
8814131422
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