Il saggio affronta il tema, classico, delle disposizioni che rinviano ad elementi esterni alla schema testamentaria. Ripercorrendo gli sforzi profusi nel tempo dalla dottrina e dalla giurisprudenza, si arriva a proporre una classificazione, più precisamente una tripartizione, delle disposizioni testamentarie in cui compare una relatio. Il criterio discretivo è posto in funzione del fatto che la singola disposizione rinvii: (i) a mere circostanze estrinseche alla scheda; (ii) ad atti di terzi, cioè di soggetti diversi dall’autore della scheda; (iii) ad atti dello stesso testatore. Di ciascuna di tali ipotesi sono valutati i limiti e le condizioni di validità rispetto al frammentario sistema di norme dettato dal legislatore nel Libro II del codice civile.
Il testamento per relationem
PESCATORE, Valerio
2009-01-01
Abstract
Il saggio affronta il tema, classico, delle disposizioni che rinviano ad elementi esterni alla schema testamentaria. Ripercorrendo gli sforzi profusi nel tempo dalla dottrina e dalla giurisprudenza, si arriva a proporre una classificazione, più precisamente una tripartizione, delle disposizioni testamentarie in cui compare una relatio. Il criterio discretivo è posto in funzione del fatto che la singola disposizione rinvii: (i) a mere circostanze estrinseche alla scheda; (ii) ad atti di terzi, cioè di soggetti diversi dall’autore della scheda; (iii) ad atti dello stesso testatore. Di ciascuna di tali ipotesi sono valutati i limiti e le condizioni di validità rispetto al frammentario sistema di norme dettato dal legislatore nel Libro II del codice civile.File | Dimensione | Formato | |
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V. Pescatore, Il testamento per relationem, Tratt. Bonilini, 2009.pdf
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