Can school teachers be analyzed as professionals and, if so, to which type of professional model they can be identified with? To answer this question I, along with other colleagues from several Universities, carried out a research (funded by the Italian minister of Education in the 2000 National programs) that involved a survey of 1,260 teachers, from primary to high school. My tentative answer to the original question is yes and not, yes for a vast minority of teachers, not for the majority of them. Hence, for teaching I would use the expression “stratified profession” more than “semiprofession” (Etzioni 1969) or “occupational professions” (Freidson 1986). This because every individual teacher is not a “semiprofessional”, but some are professionals and some are not. Teachers are stratified between a minority with a professional identity and a majority with a clerical attitude. A possible ideal type of this professional minority sounds like this: they are women more than men, neither very young nor very old, with a master’s degree in teaching, more rightist than leftist, characterized by a cultural capital (or by the complete lack of it: e.g. father with an University degree or without any education) more than by an economic capital (social class of origin), graduated on time and magna cum laude, they are strongly colleagues and not students oriented. Nella primavera del 2002, assieme ad un gruppo di studiosi di varia provenienza disciplinare (economica, psicologica e sociologica) e geografica, ho condotto una ricerca con una survey che ha coinvolto un campione “a disegno di esperimento” di 1260 insegnanti delle scuole italiane di ogni ordine e grado. In tale ambito, mi chiedevo principalmente se gli insegnanti delle scuole italiane potessero essere analizzati come professionisti, a quale modello professionale si accostassero e, infine, in che misura l’attuazione dell’autonomia li avvicinasse a tale modello o, al contrario, li orientasse verso un altro “tipo ideale”. La risposta all’interrogativo se gli insegnanti potessero essere analizzati come professionisti è stata: si e no. Si per una minoranza di insegnanti, no per la maggior parte. Anzi, per l’insegnamento si potrebbe usare l’espressione di “professione stratificata” più che il termine di “semiprofessione”, coniato da Etzioni (1969), oppure quello di occupational professions usato da Freidson (1986a). Questo perché ogni singolo insegnante non è “semiprofessionista”, ma alcuni sono professionisti, altri no. In definitiva, gli insegnanti sono stratificati fra una minoranza con un’identità professionale e una maggioranza con un sistema di riferimento profano.

Per interesse, per amore o per forza: motivazioni professionali degli insegnanti italiani

SPERANZA, Lorenzo
2005-01-01

Abstract

Can school teachers be analyzed as professionals and, if so, to which type of professional model they can be identified with? To answer this question I, along with other colleagues from several Universities, carried out a research (funded by the Italian minister of Education in the 2000 National programs) that involved a survey of 1,260 teachers, from primary to high school. My tentative answer to the original question is yes and not, yes for a vast minority of teachers, not for the majority of them. Hence, for teaching I would use the expression “stratified profession” more than “semiprofession” (Etzioni 1969) or “occupational professions” (Freidson 1986). This because every individual teacher is not a “semiprofessional”, but some are professionals and some are not. Teachers are stratified between a minority with a professional identity and a majority with a clerical attitude. A possible ideal type of this professional minority sounds like this: they are women more than men, neither very young nor very old, with a master’s degree in teaching, more rightist than leftist, characterized by a cultural capital (or by the complete lack of it: e.g. father with an University degree or without any education) more than by an economic capital (social class of origin), graduated on time and magna cum laude, they are strongly colleagues and not students oriented. Nella primavera del 2002, assieme ad un gruppo di studiosi di varia provenienza disciplinare (economica, psicologica e sociologica) e geografica, ho condotto una ricerca con una survey che ha coinvolto un campione “a disegno di esperimento” di 1260 insegnanti delle scuole italiane di ogni ordine e grado. In tale ambito, mi chiedevo principalmente se gli insegnanti delle scuole italiane potessero essere analizzati come professionisti, a quale modello professionale si accostassero e, infine, in che misura l’attuazione dell’autonomia li avvicinasse a tale modello o, al contrario, li orientasse verso un altro “tipo ideale”. La risposta all’interrogativo se gli insegnanti potessero essere analizzati come professionisti è stata: si e no. Si per una minoranza di insegnanti, no per la maggior parte. Anzi, per l’insegnamento si potrebbe usare l’espressione di “professione stratificata” più che il termine di “semiprofessione”, coniato da Etzioni (1969), oppure quello di occupational professions usato da Freidson (1986a). Questo perché ogni singolo insegnante non è “semiprofessionista”, ma alcuni sono professionisti, altri no. In definitiva, gli insegnanti sono stratificati fra una minoranza con un’identità professionale e una maggioranza con un sistema di riferimento profano.
2005
9788877962294
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/16605
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