Scopo: Valutare retrospettivamente l’accuratezza dello studio RM con Gd-EOB-DTPA nella diagnosi differenziale fra adenoma epatico (HCA) e iperplasia nodulare focale (FNH). Materiali e metodi: Sono stati arruolati 82 pazienti (58 FNH e 24 HCA) per un totale di 111 lesioni. Il dataset delle immagini è stato analizzato separatamente da due lettori radiologi in termini di caratteristiche dell’intensità di segnale in fase basale, dinamica ed epato-biliare. Per l’analisi quantitiva sono stati calcolati nella fase dinamica ed epatobiliare il contrast enhancement ratio (CER), lesion-to-liver contrast (LLC), and signal intensity (SI) ratio. Risultati: Il CER medio degli FNH in fase arteriosa (media ±SD, 94.3% ± 33.2%) è risultato significativamente più elevato rispetto a quello degli HCA (59.3% ±28.1%) (p<.0001). L’area al di sotto della curva ROC (receiver operating characteristic) del SI ratio della fase epatobiliare per la differenziazione dei due tipi di lesion è stata pari a 0,97 con una sensibilità del 92% e una specificità del 91% usando un valore di cut-off di 0,87. Fra I 6 FNH aventi una atipica ipointensità di segnale in fase epatobiliare, 4 avevano un’ampia scar central, 1 conteneva grasso e 1aveva abbondanti setti fibrosis radiali. 3 HCA risultavano isointensi in fase epatobiliare a causa di una severa condizione steatosica del parenchima epatico. Conclusioni: L’utilizzo del Gd-EOB-DTPA nell’imaging RM del fegato consente la differenziazione tra FNH e HCA.
Il valore dell'imaging RM con Gd-EOB-DTPA nella diagnosi differenziale fra adenoma epatocellulare e iperplasia nodulare focale
BONDIONI, Maria Pia;
2012-01-01
Abstract
Scopo: Valutare retrospettivamente l’accuratezza dello studio RM con Gd-EOB-DTPA nella diagnosi differenziale fra adenoma epatico (HCA) e iperplasia nodulare focale (FNH). Materiali e metodi: Sono stati arruolati 82 pazienti (58 FNH e 24 HCA) per un totale di 111 lesioni. Il dataset delle immagini è stato analizzato separatamente da due lettori radiologi in termini di caratteristiche dell’intensità di segnale in fase basale, dinamica ed epato-biliare. Per l’analisi quantitiva sono stati calcolati nella fase dinamica ed epatobiliare il contrast enhancement ratio (CER), lesion-to-liver contrast (LLC), and signal intensity (SI) ratio. Risultati: Il CER medio degli FNH in fase arteriosa (media ±SD, 94.3% ± 33.2%) è risultato significativamente più elevato rispetto a quello degli HCA (59.3% ±28.1%) (p<.0001). L’area al di sotto della curva ROC (receiver operating characteristic) del SI ratio della fase epatobiliare per la differenziazione dei due tipi di lesion è stata pari a 0,97 con una sensibilità del 92% e una specificità del 91% usando un valore di cut-off di 0,87. Fra I 6 FNH aventi una atipica ipointensità di segnale in fase epatobiliare, 4 avevano un’ampia scar central, 1 conteneva grasso e 1aveva abbondanti setti fibrosis radiali. 3 HCA risultavano isointensi in fase epatobiliare a causa di una severa condizione steatosica del parenchima epatico. Conclusioni: L’utilizzo del Gd-EOB-DTPA nell’imaging RM del fegato consente la differenziazione tra FNH e HCA.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.