Il medico è una presenza fissa nella nostra società. Balzac lo affianca al prete e all’uomo di legge, «l’uno medica le piaghe dell’anima, l’altro quelle della borsa, il medico quelle del corpo». Nel corso del tempo queste tre figure hanno perso la loro «carnalità» per divenire tre icone, una sorta di «Santissima Trinità» dei nostri villaggi. In questa rappresentazione, tuttavia, il personaggio centrale è il medico; mentre gli altri due, a seconda dei Paesi e delle epoche, possono cambiare. E i medici, dal canto loro, cosa pensano? Vi è stato un episodio significativo che ha determinato la loro scelta? Quando si sono sentiti medici per la prima volta? Che rapporto hanno con i pazienti e i colleghi? Che ne è dei loro sentimenti, emozioni, paure, desideri? Come si costruisce la distinzione sociale fra clinici e chirurghi? Differenziando le «motivazioni» della scelta dal «modo» in cui si esercita la professione, l’autore cerca di decifrare la «scatola nera» dell’identità medica. E lo fa raccogliendo le storie di medici di varia specialità, diversi per età e collocazione lavorativa, che, proprio come capita ai personaggi di Pirandello evocati nel titolo, si raccontano in prima persona. Le loro storie appaiono singolarmente vicine a quelle di medici in carne ed ossa di altre parti del mondo o di dottori «immaginari» creati dalla fantasia di grandi scrittori-medici (Bulgakov, Čechov, Céline, Conan Doyle, Cronin, Munthe, ecc.). E forse anche la scelta di provare a comprendere la professione attraverso dei racconti rivela più di un punto in comune con l’approccio «narrativo» in medicina: per fare un’anamnesi adeguata, sia dal punto di vista clinico sia da quello sociologico, occorre ottenere una buona storia, perché solo essa ci può dire non soltanto il cosa, il dove e il quando, ma anche il come e il perché. Physicians in Search of an Author. The doctor is a constant presence in our society. Balzac juxtaposed this figure with the priest and the man of law, “the former heals the wounds of the soul, the latter those of the pursue, the doctor those of the body”. In the course of time these three figures have lost their “carnality”, becoming three icons, a sort of “Holy Trinity” of our villages. In this representation, however, the truly central character is the doctor, while the other two, depending on countries and eras, may change. As for physicians, what do they think? Was there a significant episode that determined their choice? When did they feel like doctors for the first time? What relationships do they have with patients and colleagues? What about their feelings, emotions, fears, desires? How do they construct the social distinction between clinicians and surgeons? Making a distinction between the motivations behind their choice and the manner in which physicians perform their profession, the author tries to decipher the “black box” of medical identity. He does so collecting the stories of doctors in various branches of different ages and professional placements. Like the characters of the Italian dramatist Pirandello, evoked in the title, they tell their stories in first person. Their narratives appear strikingly similar to those of doctors in flesh and blood from other parts of the world or to “imaginary” doctors created by the fantasy of great writer - doctors (Bulgakov, Čechov, Celine, Conan Doyle, Cronin, Munthe, etc.). Perhaps even the choice of trying to understand the profession through biographical tales reveals more than a point of intersection with the “narrative” approach in medicine: to make a proper anamnesis, both clinically and sociologically, it is necessary to collect a good story, as only this can tell us not only the what, where and when, but also the how and why.
Medici in cerca d'autore
SPERANZA, Lorenzo
2012-01-01
Abstract
Il medico è una presenza fissa nella nostra società. Balzac lo affianca al prete e all’uomo di legge, «l’uno medica le piaghe dell’anima, l’altro quelle della borsa, il medico quelle del corpo». Nel corso del tempo queste tre figure hanno perso la loro «carnalità» per divenire tre icone, una sorta di «Santissima Trinità» dei nostri villaggi. In questa rappresentazione, tuttavia, il personaggio centrale è il medico; mentre gli altri due, a seconda dei Paesi e delle epoche, possono cambiare. E i medici, dal canto loro, cosa pensano? Vi è stato un episodio significativo che ha determinato la loro scelta? Quando si sono sentiti medici per la prima volta? Che rapporto hanno con i pazienti e i colleghi? Che ne è dei loro sentimenti, emozioni, paure, desideri? Come si costruisce la distinzione sociale fra clinici e chirurghi? Differenziando le «motivazioni» della scelta dal «modo» in cui si esercita la professione, l’autore cerca di decifrare la «scatola nera» dell’identità medica. E lo fa raccogliendo le storie di medici di varia specialità, diversi per età e collocazione lavorativa, che, proprio come capita ai personaggi di Pirandello evocati nel titolo, si raccontano in prima persona. Le loro storie appaiono singolarmente vicine a quelle di medici in carne ed ossa di altre parti del mondo o di dottori «immaginari» creati dalla fantasia di grandi scrittori-medici (Bulgakov, Čechov, Céline, Conan Doyle, Cronin, Munthe, ecc.). E forse anche la scelta di provare a comprendere la professione attraverso dei racconti rivela più di un punto in comune con l’approccio «narrativo» in medicina: per fare un’anamnesi adeguata, sia dal punto di vista clinico sia da quello sociologico, occorre ottenere una buona storia, perché solo essa ci può dire non soltanto il cosa, il dove e il quando, ma anche il come e il perché. Physicians in Search of an Author. The doctor is a constant presence in our society. Balzac juxtaposed this figure with the priest and the man of law, “the former heals the wounds of the soul, the latter those of the pursue, the doctor those of the body”. In the course of time these three figures have lost their “carnality”, becoming three icons, a sort of “Holy Trinity” of our villages. In this representation, however, the truly central character is the doctor, while the other two, depending on countries and eras, may change. As for physicians, what do they think? Was there a significant episode that determined their choice? When did they feel like doctors for the first time? What relationships do they have with patients and colleagues? What about their feelings, emotions, fears, desires? How do they construct the social distinction between clinicians and surgeons? Making a distinction between the motivations behind their choice and the manner in which physicians perform their profession, the author tries to decipher the “black box” of medical identity. He does so collecting the stories of doctors in various branches of different ages and professional placements. Like the characters of the Italian dramatist Pirandello, evoked in the title, they tell their stories in first person. Their narratives appear strikingly similar to those of doctors in flesh and blood from other parts of the world or to “imaginary” doctors created by the fantasy of great writer - doctors (Bulgakov, Čechov, Celine, Conan Doyle, Cronin, Munthe, etc.). Perhaps even the choice of trying to understand the profession through biographical tales reveals more than a point of intersection with the “narrative” approach in medicine: to make a proper anamnesis, both clinically and sociologically, it is necessary to collect a good story, as only this can tell us not only the what, where and when, but also the how and why.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.