Il tema del waterfront apre il campo a una serie di riflessioni sul rapporto città-natura che ha caratterizzato tutta la storia dell’architettura e della città. Nel caso del rapporto città-architettura-mare si tratta di un incontro tra artificiale e naturale condizionato da vincoli di vario genere: fisici, paesaggistici, normativi, funzionali. Il carattere, a volte, anonimo di questi ambiti urbani può trasformarsi in un’interessante potenzialità per la progettazione di luoghi del sublime, dove è possibile avviare nuove forme di immaginazione della città, per generare catalizzatori dei cambiamenti ambientali capaci di accogliere registri sia artificiali che naturali. In una città d’acqua con un consolidato carattere turistico, il lungomare può diventare un parco urbano-marino dove gli utenti sono intrattenuti da diverse attività ricreative, affiancate da edifici e cantieri con funzioni portuali che, se ben integrate nel parco, possono offrire suggestivi spunti di riflessione progettuale verso la concezione dell’anonimo e del banale come condizione potenzialmente creativa della città contemporanea.
Waterfront San Leone. Il rapporto città-mare come infrastruttura inclusiva multiscala.
LONGO, Olivia;
2012-01-01
Abstract
Il tema del waterfront apre il campo a una serie di riflessioni sul rapporto città-natura che ha caratterizzato tutta la storia dell’architettura e della città. Nel caso del rapporto città-architettura-mare si tratta di un incontro tra artificiale e naturale condizionato da vincoli di vario genere: fisici, paesaggistici, normativi, funzionali. Il carattere, a volte, anonimo di questi ambiti urbani può trasformarsi in un’interessante potenzialità per la progettazione di luoghi del sublime, dove è possibile avviare nuove forme di immaginazione della città, per generare catalizzatori dei cambiamenti ambientali capaci di accogliere registri sia artificiali che naturali. In una città d’acqua con un consolidato carattere turistico, il lungomare può diventare un parco urbano-marino dove gli utenti sono intrattenuti da diverse attività ricreative, affiancate da edifici e cantieri con funzioni portuali che, se ben integrate nel parco, possono offrire suggestivi spunti di riflessione progettuale verso la concezione dell’anonimo e del banale come condizione potenzialmente creativa della città contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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