La malattia, componente trasversale e uni-versale dell’esperienza umana, si traduce in una molteplicità di linguaggi, di comporta-menti, di credenze, di ritualizzazioni e di pratiche che possono essere pienamente intesi solo facendo riferimento al soggetto, alla sua cultura, al suo contesto societario. Il concetto di malattia non si limita alla compo-nente biomedica e alla componente soggetti-va, ma implica anche una dimensione di riconoscimento sociale ed inconscio-individuale. In questo volume, la malattia viene narrata partendo da dati clinici e da tutto ciò che è propedeutico alla clinica, non-ché partendo da dati psicoanalitici. Non sem-pre il confronto tra questi due momenti risul-ta agevole, in quanto coloro che praticano la medicina tradizionale spesso non sono aperti alla valutazione del ruolo che la psiche può esercitare sullo stato di salute, né d’altra parte, coloro che si occupano ―professionalmente‖ di psiche appaiono inclini a dar spazio alle patologie di più diret-ta inerenza somatica. I contributi qui presenti cercano, appunto, di ricomporre la cesura tra questi due differenti stili di indagine e di pratica. Dal momento che ogni capitolo viene scritto da autori molto esperti dei campi cui essi afferiscono, il libro sarà di sicura utilità non solo per quanti ormai praticano a vario titolo l’esercizio della medicina, ma anche per coloro che sono ancora negli anni della for-mazione. L’aspetto più importante che dalla lettura di questi capitoli potrà essere tratto è quello relativo al fatto che ciascuna “narrazione” è condizionata indubbiamente dal vissuto personale e non solo dal vissuto professionale.

Il medico chirurgo e la sua concezione di malattia

GIULINI, Stefano Maria;CONIGLIO, Arianna
2010-01-01

Abstract

La malattia, componente trasversale e uni-versale dell’esperienza umana, si traduce in una molteplicità di linguaggi, di comporta-menti, di credenze, di ritualizzazioni e di pratiche che possono essere pienamente intesi solo facendo riferimento al soggetto, alla sua cultura, al suo contesto societario. Il concetto di malattia non si limita alla compo-nente biomedica e alla componente soggetti-va, ma implica anche una dimensione di riconoscimento sociale ed inconscio-individuale. In questo volume, la malattia viene narrata partendo da dati clinici e da tutto ciò che è propedeutico alla clinica, non-ché partendo da dati psicoanalitici. Non sem-pre il confronto tra questi due momenti risul-ta agevole, in quanto coloro che praticano la medicina tradizionale spesso non sono aperti alla valutazione del ruolo che la psiche può esercitare sullo stato di salute, né d’altra parte, coloro che si occupano ―professionalmente‖ di psiche appaiono inclini a dar spazio alle patologie di più diret-ta inerenza somatica. I contributi qui presenti cercano, appunto, di ricomporre la cesura tra questi due differenti stili di indagine e di pratica. Dal momento che ogni capitolo viene scritto da autori molto esperti dei campi cui essi afferiscono, il libro sarà di sicura utilità non solo per quanti ormai praticano a vario titolo l’esercizio della medicina, ma anche per coloro che sono ancora negli anni della for-mazione. L’aspetto più importante che dalla lettura di questi capitoli potrà essere tratto è quello relativo al fatto che ciascuna “narrazione” è condizionata indubbiamente dal vissuto personale e non solo dal vissuto professionale.
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