Le ricerche più recenti sulla nascita della società dei consumi nell’Occidente dell’età moderna hanno sondato l’opportunità di definire parte dei mutamenti verificatisi nello stile di vita e nelle capacità di acquisto degli individui nel corso del Settecento con l’espressione “rivoluzione dei consumi”, quale aspetto integrante e complementare al parallelo configurarsi della rivoluzione industriale. La “rivoluzione dei consumi” è stata osservata, quindi, come il risultato di un lungo processo di diffusione delle pratiche di consumo che, iniziato nel Cinquecento, nei due secoli successivi subì una forte accelerazione delineando un passaggio graduale, e non una frattura, da una tradizionale società di scarsità a un più moderno tessuto di relazioni sociali caratterizzato da forme di consumo sempre più largo. Questo studio ricostruisce alcuni aspetti degli stili di vita e della civiltà materiale nelle famiglie agiate bresciane dell’età moderna, attraverso un approccio comparativo che prende in considerazione inventari post mortem, polizze d’estimo e patti dotali di oltre quaranta famiglie, alcune di estrazione aristocratica, altre provenienti dal ceto medio e medio alto (artigiani, bottegai agiati e mercanti). Tale analisi ha permesso di gettare uno sguardo indiscreto, penetrante e suggestivo sugli spazi privati di queste famiglie lungo un arco di tempo, dalla fine del Cinquecento fino ai primi dell’Ottocento, nel quale si registrano importanti cambiamenti di gusto e di funzione. Si può infatti cogliere quella rivoluzione del gusto che, pur con qualche sfasatura locale, dalla fine del XVII secolo interessa le società urbane europee, facendo del comfort il protagonista indiscusso della metamorfosi dello spazio domestico.
I beni dell'agiatezza. Stili di vita nelle famiglie bresciane dell'età moderna
BETTONI, Barbara
2005-01-01
Abstract
Le ricerche più recenti sulla nascita della società dei consumi nell’Occidente dell’età moderna hanno sondato l’opportunità di definire parte dei mutamenti verificatisi nello stile di vita e nelle capacità di acquisto degli individui nel corso del Settecento con l’espressione “rivoluzione dei consumi”, quale aspetto integrante e complementare al parallelo configurarsi della rivoluzione industriale. La “rivoluzione dei consumi” è stata osservata, quindi, come il risultato di un lungo processo di diffusione delle pratiche di consumo che, iniziato nel Cinquecento, nei due secoli successivi subì una forte accelerazione delineando un passaggio graduale, e non una frattura, da una tradizionale società di scarsità a un più moderno tessuto di relazioni sociali caratterizzato da forme di consumo sempre più largo. Questo studio ricostruisce alcuni aspetti degli stili di vita e della civiltà materiale nelle famiglie agiate bresciane dell’età moderna, attraverso un approccio comparativo che prende in considerazione inventari post mortem, polizze d’estimo e patti dotali di oltre quaranta famiglie, alcune di estrazione aristocratica, altre provenienti dal ceto medio e medio alto (artigiani, bottegai agiati e mercanti). Tale analisi ha permesso di gettare uno sguardo indiscreto, penetrante e suggestivo sugli spazi privati di queste famiglie lungo un arco di tempo, dalla fine del Cinquecento fino ai primi dell’Ottocento, nel quale si registrano importanti cambiamenti di gusto e di funzione. Si può infatti cogliere quella rivoluzione del gusto che, pur con qualche sfasatura locale, dalla fine del XVII secolo interessa le società urbane europee, facendo del comfort il protagonista indiscusso della metamorfosi dello spazio domestico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.