Lo scritto illustra il regime di pubblicità cui sono soggetti ai sensi della L. n. 839/1984 e del d.P.R. n.1092/1986 tutti gli atti che producono obblighi giuridicamente vincolanti per il nostro ordinamento e, fra questi, gli accordi internazionali che il nostro Stato (e, per esso, i suoi organi) stipula con altri soggetti internazionali. A questo scopo, esso si prefigge di esaminare le conseguenze che l’estensione di questo regime di pubblicità produce sulla avversata categoria degli accordi di cooperazione delle Regioni con l’estero. Si è avuto modo, in tal senso, di mettere in luce come la legge n. 131/2003 - di attuazione del novellato articolo 117, 9° co. Cost. it. e che ha, alla fine attribuito alle Regioni il potere di concludere, nelle materie di propria competenza, accordi con Stati esteri - sia in pieno contrasto con il citato regime di pubblicità degli atti normativi. Nel sottoporre, infatti, anche le attività improduttive di obblighi ad un regime di controllo e di autorizzazione da parte del Governo centrale – sul presupposto che anche queste siano suscettibili di invadere le prerogative dello Stato - la legge di attuazione dimostra di ignorare completamente la distinzione fra atti di portata obbligatoria e atti di portata non obbligatoria che, viceversa, assume un valore fondamentale ai sensi della normativa sulla pubblicità in questione: ciò che non si concilia affatto con la natura di queste attività (in quanto attività non vincolanti, libere e costituzionalmente garantite) e la loro conseguente esenzione da ogni forma di pubblicità, sollevando, in definitiva, un problema di coerenza del nostro ordinamento nel suo complesso. La normativa sulla pubblicità degli atti vincolanti dello Stato pertanto, oltre che denunciare l’arbitrarietà della disciplina statale sugli accordi esteri delle Regioni in vigore nel nostro ordinamento, assume, altresì, una funzione garantista dell’organizzazione del “potere estero” dello Stato nell’ambito circoscritto dei rapporti fra Regioni e Governo centrale.
Il regime di pubblicità degli accordi delle Regioni con soggetti esteri
MURA, Loredana
2006-01-01
Abstract
Lo scritto illustra il regime di pubblicità cui sono soggetti ai sensi della L. n. 839/1984 e del d.P.R. n.1092/1986 tutti gli atti che producono obblighi giuridicamente vincolanti per il nostro ordinamento e, fra questi, gli accordi internazionali che il nostro Stato (e, per esso, i suoi organi) stipula con altri soggetti internazionali. A questo scopo, esso si prefigge di esaminare le conseguenze che l’estensione di questo regime di pubblicità produce sulla avversata categoria degli accordi di cooperazione delle Regioni con l’estero. Si è avuto modo, in tal senso, di mettere in luce come la legge n. 131/2003 - di attuazione del novellato articolo 117, 9° co. Cost. it. e che ha, alla fine attribuito alle Regioni il potere di concludere, nelle materie di propria competenza, accordi con Stati esteri - sia in pieno contrasto con il citato regime di pubblicità degli atti normativi. Nel sottoporre, infatti, anche le attività improduttive di obblighi ad un regime di controllo e di autorizzazione da parte del Governo centrale – sul presupposto che anche queste siano suscettibili di invadere le prerogative dello Stato - la legge di attuazione dimostra di ignorare completamente la distinzione fra atti di portata obbligatoria e atti di portata non obbligatoria che, viceversa, assume un valore fondamentale ai sensi della normativa sulla pubblicità in questione: ciò che non si concilia affatto con la natura di queste attività (in quanto attività non vincolanti, libere e costituzionalmente garantite) e la loro conseguente esenzione da ogni forma di pubblicità, sollevando, in definitiva, un problema di coerenza del nostro ordinamento nel suo complesso. La normativa sulla pubblicità degli atti vincolanti dello Stato pertanto, oltre che denunciare l’arbitrarietà della disciplina statale sugli accordi esteri delle Regioni in vigore nel nostro ordinamento, assume, altresì, una funzione garantista dell’organizzazione del “potere estero” dello Stato nell’ambito circoscritto dei rapporti fra Regioni e Governo centrale.File | Dimensione | Formato | |
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