Il tema della natura giuridica dell’imballaggio terziario, il cd. pallet , in modo particolare se rotto per i profili di criticità di cui si dirà, nell’ambito delle tematiche ambientali è diventato nel tempo di estrema rilevanza a partire proprio dalla problematica definitoria, la quale necessariamente è il presupposto per l’applicazione o meno di una determinata disciplina normativa, rifiuto ovvero sottoprodotto, e delle conseguenti sanzioni, anche penali, da applicare qualora tale disciplina non venga applicata. L’ulteriore profilo di criticità che si vuole evidenziare è l’incertezza, con conseguenze sanzionatorie di estremo rilievo, che ha colpito gli operatori economici nell’applicazione o meno del regime più favorevole del sottoprodotto ad un imballaggio rotto in luogo di quello del rifiuto, tra il periodo precedente all’entrata in vigore del d.lgs. n. 205/2010 di modifica del d.lgs. n. 152/2006 e quello successivo. Come si vedrà il quadro normativo, europeo e nazionale, pare evidenziare la necessità di dover superare tale rigida distinzione.
La qualifica dei residui di produzione ai sensi del d.m. n. 264/2016: rifiuto o sottoprodotto
Roberto Leonardi
2017-01-01
Abstract
Il tema della natura giuridica dell’imballaggio terziario, il cd. pallet , in modo particolare se rotto per i profili di criticità di cui si dirà, nell’ambito delle tematiche ambientali è diventato nel tempo di estrema rilevanza a partire proprio dalla problematica definitoria, la quale necessariamente è il presupposto per l’applicazione o meno di una determinata disciplina normativa, rifiuto ovvero sottoprodotto, e delle conseguenti sanzioni, anche penali, da applicare qualora tale disciplina non venga applicata. L’ulteriore profilo di criticità che si vuole evidenziare è l’incertezza, con conseguenze sanzionatorie di estremo rilievo, che ha colpito gli operatori economici nell’applicazione o meno del regime più favorevole del sottoprodotto ad un imballaggio rotto in luogo di quello del rifiuto, tra il periodo precedente all’entrata in vigore del d.lgs. n. 205/2010 di modifica del d.lgs. n. 152/2006 e quello successivo. Come si vedrà il quadro normativo, europeo e nazionale, pare evidenziare la necessità di dover superare tale rigida distinzione.File | Dimensione | Formato | |
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