Chiudiamo gli occhi e muoviamoci al buio: è il modo migliore per avvicinarci ai problemi delle disabilità visive e per sentire che la ricerca deve guardare alla rappresentazione inclusiva. Dobbiamo svincolarci dall’oculocentrismo occidentale applicando i principi del “Design for all” e alternando verifiche sul campo e rielaborazioni teoriche, sulla scorta della bibliografia esistente. Comunicare con modelli o mappe tattili permetterà di sintetizzare i dati e di ampliare il numero dei fruitori. Il diverso punto di vista, il tatto, è la nuova frontiera della comunicazione.
Le mani sull'architettura. Sperimentazioni per progetti di comunicazione inclusiva.
Passamani Ivana
2017-01-01
Abstract
Chiudiamo gli occhi e muoviamoci al buio: è il modo migliore per avvicinarci ai problemi delle disabilità visive e per sentire che la ricerca deve guardare alla rappresentazione inclusiva. Dobbiamo svincolarci dall’oculocentrismo occidentale applicando i principi del “Design for all” e alternando verifiche sul campo e rielaborazioni teoriche, sulla scorta della bibliografia esistente. Comunicare con modelli o mappe tattili permetterà di sintetizzare i dati e di ampliare il numero dei fruitori. Il diverso punto di vista, il tatto, è la nuova frontiera della comunicazione.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Paper Passamani.pdf
gestori archivio
Descrizione: Paper inserito negli atti
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
2.21 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.21 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Copertina indice presentazione.pdf
gestori archivio
Descrizione: Copertina indice e presentazione
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
7.74 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.74 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.