Nel novembre 1945, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, fu adottata la Costituzione dell’Unesco, che venne così istituita. Uno dei ruoli di questa organizzazione internazionale è la preparazione e diffusione fra le nazioni di convenzioni internazionali necessarie per la salvaguardia dei beni culturali. Fino al 2011, l’Unesco ha adottato sei di queste convenzioni, la prima delle quali è la “Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (Convenzione dell’Aja)”, adottata nel 1954. Infatti, per la comunità internazionale che aveva appena esperito due distruzioni su larga scala di patrimonio culturale durante due guerre mondiali, la necessità di proteggere i beni culturali contro gli effetti di conflitti armati era allora acutamente sentita. Il Giappone ha ratificato la Convenzione dell’Aja nel 2007, più di cinquant’anni dopo la sua adozione. Tuttavia, il Giappone inviò i suoi esperti alle conferenze internazionali relative alla convenzione e rese note le sue opinioni fin dall’inizio degli anni Cinquanta, quando iniziò il processo di redazione della convenzione. In seguito alla sua adozione, il Giappone iniziò numerose e decise iniziative a livello nazionale in vista della ratifica. Dopo un breve excursus storico sulla Convenzione dell’Aja e sulle altre leggi che hanno condotto alla sua elaborazione, questo studio si propone di mettere in luce la cooperazione internazionale e il contributo del Giappone alla convenzione nei momenti iniziali della sua stesura, quando il Giappone stesso stava ricostituendosi come nazione pacifica. In November 1945, soon after the end of World War II, the Constitution of UNESCO was adopted, and UNESCO was established. One of the UNESCO’s roles is recommending to the nations concerned the international conventions necessary for cultural property protection. As of 2011, UNESCO has six conventions concerning cultural property, the first of which is the "Convention for the Protection of Cultural Property in the Event of Armed Conflict (the Hague Convention)", adopted in 1954. For the international community which had experienced large-scale damage to cultural heritage during the two world wars, the protection of cultural property against the effects of armed conflict was a pressing and serious issue at the time. Japan ratified the Hague Convention in 2007, over 50 years after its adoption. However, Japan has sent experts to international conferences for the Hague Convention and has insisted on its opinions since the early 1950s during which the convention was in the process of drawing up. Following the adoption of the convention, Japan also took sincere initiatives at the domestic level with a view to ratification. This paper firstly provides an overview of the Hague Convention and describes the background to its establishment. Secondly this paper attempts to clarify Japan's international cooperation and contribution to the Hague Convention in its early stages when the state was reestablishing itself as a peaceful nation.

Il ruolo del Giappone nell’adozione della convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (convenzione dell’Aja, 1954)

COCCOLI, Carlotta;UGO, MIZUKO
2013-01-01

Abstract

Nel novembre 1945, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, fu adottata la Costituzione dell’Unesco, che venne così istituita. Uno dei ruoli di questa organizzazione internazionale è la preparazione e diffusione fra le nazioni di convenzioni internazionali necessarie per la salvaguardia dei beni culturali. Fino al 2011, l’Unesco ha adottato sei di queste convenzioni, la prima delle quali è la “Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (Convenzione dell’Aja)”, adottata nel 1954. Infatti, per la comunità internazionale che aveva appena esperito due distruzioni su larga scala di patrimonio culturale durante due guerre mondiali, la necessità di proteggere i beni culturali contro gli effetti di conflitti armati era allora acutamente sentita. Il Giappone ha ratificato la Convenzione dell’Aja nel 2007, più di cinquant’anni dopo la sua adozione. Tuttavia, il Giappone inviò i suoi esperti alle conferenze internazionali relative alla convenzione e rese note le sue opinioni fin dall’inizio degli anni Cinquanta, quando iniziò il processo di redazione della convenzione. In seguito alla sua adozione, il Giappone iniziò numerose e decise iniziative a livello nazionale in vista della ratifica. Dopo un breve excursus storico sulla Convenzione dell’Aja e sulle altre leggi che hanno condotto alla sua elaborazione, questo studio si propone di mettere in luce la cooperazione internazionale e il contributo del Giappone alla convenzione nei momenti iniziali della sua stesura, quando il Giappone stesso stava ricostituendosi come nazione pacifica. In November 1945, soon after the end of World War II, the Constitution of UNESCO was adopted, and UNESCO was established. One of the UNESCO’s roles is recommending to the nations concerned the international conventions necessary for cultural property protection. As of 2011, UNESCO has six conventions concerning cultural property, the first of which is the "Convention for the Protection of Cultural Property in the Event of Armed Conflict (the Hague Convention)", adopted in 1954. For the international community which had experienced large-scale damage to cultural heritage during the two world wars, the protection of cultural property against the effects of armed conflict was a pressing and serious issue at the time. Japan ratified the Hague Convention in 2007, over 50 years after its adoption. However, Japan has sent experts to international conferences for the Hague Convention and has insisted on its opinions since the early 1950s during which the convention was in the process of drawing up. Following the adoption of the convention, Japan also took sincere initiatives at the domestic level with a view to ratification. This paper firstly provides an overview of the Hague Convention and describes the background to its establishment. Secondly this paper attempts to clarify Japan's international cooperation and contribution to the Hague Convention in its early stages when the state was reestablishing itself as a peaceful nation.
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