La Legge per la conservazione dei beni culturali (bunkazai) fu promulgata durante l’occupazione dello Scap in Giappone nel 1950. Il presente studio esamina il processo di emanazione di questa Legge con il fine di mettere in luce se esso sia stato influenzato dalle politiche e dalla pratica di conservazione dei beni culturali degli Stati uniti. Inoltre, attraverso l’analisi di alcuni casi emblematici, questo saggio intende riflettere sulla conservazione del costruito attuale in Giappone e cercare di definire una sua possibile direzione per il futuro. Non è facile trovare una chiara relazione fra la conservazione di bunkazai e le politiche e la pratica della ricostruzione post-bellica nelle città danneggiate durante la Seconda guerra mondiale. I beni immobili, quali gli edifici, i siti archeologici e il paesaggio, presentano valori molteplici – storico, economico, sociale. Tuttavia, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, la conservazione dei bunkazai fu portata avanti sotto la guida del governo centrale che pose l’attenzione sui soli valori storico e culturale degli oggetti, sulla loro forma e materia. Invece, alcune organizzazioni e gruppi portarono avanti un tipo diverso di esperienza conservativa, che tiene in grande considerazione la fruizione e l’uso del patrimonio culturale. Di conseguenza, nonostante la guerra e l’enorme perdita di patrimonio culturale, è possibile trovare paradossalmente una relazione fra aspetti storici e d’uso di edifici e luoghi storici. The Law for the Protection of Cultural Properties (bunkazai) was legislated under the occupation of the SCAP (Supreme Commander for the Allied Powers) in Japan in 1950. This study examines the legislation process of this Law in order to understand which could have been the influence of the American policy and practice of historic heritage preservation. Moreover, through the analysis of some case-studies, this paper aims at reconsidering the present state of protection of immovable cultural heritage in Japan and seeking for its future potentiality. It is not easy to find a clear relationship between bunkazai conservation and the reconstruction policies and practices in the war-damaged cities after the Second World War. Immovable cultural heritage such as buildings, archaeological sites and landscape contains various values including historical, economic and social values. However, since the end of the Second World War, conservation of bunkazai has been taken care under the governmental leadership and strongly focused on the historical and cultural values of the cultural objects, their features and materials. On the other hand, other organizations and groups have carried out a different kind of conservation experiences, which take care of the living aspect of cultural heritage. As a result, despite of the war and the loss of so much of the cultural heritage, a close relationship can paradoxically be found between historic aspect and living aspect of buildings and sites.

Patrimonio costruito e pianificazione urbanistica nel Giappone del dopoguerra

COCCOLI, Carlotta;UGO, MIZUKO
2013-01-01

Abstract

La Legge per la conservazione dei beni culturali (bunkazai) fu promulgata durante l’occupazione dello Scap in Giappone nel 1950. Il presente studio esamina il processo di emanazione di questa Legge con il fine di mettere in luce se esso sia stato influenzato dalle politiche e dalla pratica di conservazione dei beni culturali degli Stati uniti. Inoltre, attraverso l’analisi di alcuni casi emblematici, questo saggio intende riflettere sulla conservazione del costruito attuale in Giappone e cercare di definire una sua possibile direzione per il futuro. Non è facile trovare una chiara relazione fra la conservazione di bunkazai e le politiche e la pratica della ricostruzione post-bellica nelle città danneggiate durante la Seconda guerra mondiale. I beni immobili, quali gli edifici, i siti archeologici e il paesaggio, presentano valori molteplici – storico, economico, sociale. Tuttavia, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, la conservazione dei bunkazai fu portata avanti sotto la guida del governo centrale che pose l’attenzione sui soli valori storico e culturale degli oggetti, sulla loro forma e materia. Invece, alcune organizzazioni e gruppi portarono avanti un tipo diverso di esperienza conservativa, che tiene in grande considerazione la fruizione e l’uso del patrimonio culturale. Di conseguenza, nonostante la guerra e l’enorme perdita di patrimonio culturale, è possibile trovare paradossalmente una relazione fra aspetti storici e d’uso di edifici e luoghi storici. The Law for the Protection of Cultural Properties (bunkazai) was legislated under the occupation of the SCAP (Supreme Commander for the Allied Powers) in Japan in 1950. This study examines the legislation process of this Law in order to understand which could have been the influence of the American policy and practice of historic heritage preservation. Moreover, through the analysis of some case-studies, this paper aims at reconsidering the present state of protection of immovable cultural heritage in Japan and seeking for its future potentiality. It is not easy to find a clear relationship between bunkazai conservation and the reconstruction policies and practices in the war-damaged cities after the Second World War. Immovable cultural heritage such as buildings, archaeological sites and landscape contains various values including historical, economic and social values. However, since the end of the Second World War, conservation of bunkazai has been taken care under the governmental leadership and strongly focused on the historical and cultural values of the cultural objects, their features and materials. On the other hand, other organizations and groups have carried out a different kind of conservation experiences, which take care of the living aspect of cultural heritage. As a result, despite of the war and the loss of so much of the cultural heritage, a close relationship can paradoxically be found between historic aspect and living aspect of buildings and sites.
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