Da alcuni anni nei sistemi economici avanzati l’attenzione degli investitori, delle autorità di vigilanza e di regolamentazione dei mercati finanziari, degli analisti e – non ultimo – del legislatore, si sta concentrando sui problemi connessi ad un efficace governo delle imprese. In effetti, gli interessi coinvolti nel governo aziendale tendono oggi a crescere nella numerosità e nella varietà, tanto che l’approccio incentrato sulla soddisfazione degli shareholder risulta ormai limitato. Si rende indispensabile, invece, una visione di più ampio respiro, che ponga enfasi sulla necessità di un consenso diffuso da ricercare presso tutti gli interlocutori sociali, realizzando un equilibrato contemperamento degli interessi convergenti nell’impresa. Tale consenso va ricercato non soltanto sui risultati conseguiti ma anche, e soprattutto, sui principi che ispirano l’azione degli organi istituzionali.Gli scandali che, in tutto il mondo, hanno investito le grandi imprese, con ripercussioni significative per gli shareholder di minoranza e per l’ambiente economico in generale, giustificano la richiesta insistente di legalità, responsabilità, equità e trasparenza, quali presupposti per una corretta gestione dei sistemi aziendali e delle relazioni con tutti gli stakeholder. È dunque cresciuto l’interesse per la corporate governance, ovvero per il complesso di principi e modalità da adottare nella direzione e nel conrollo delle imprese e, più in generale, nell’interazione con gli interlocutori sociali al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati sotto il profilo economico, competitivo e socio-ambientale.La necessità di recuperare – o di consolidare – la fiducia degli stakeholder ha portato a rafforzare l’efficacia dei sistemi di corporate governance, in particolare nelle imprese a proprietà diffusa.tale scopo gli ordinamenti nazionali sono stati in parte riformati dai rispettivi legislatori, in parte integrati attraverso le previsioni contenute nei codici di autodisciplina, ponendo enfasi: 1. sulle responsabilità, sui compiti e sul funzionamento degli organi istituzionali; 2. sui sistemi di controllo interno; 3. sulla completezza e sulla veridicità dell’informativa di carattere istituzionale. Con specifico riferimento alla comunicazione istituzionale, tanto il legislatore quanto il mercato esercitano pressioni affinché si diffonda una reale cultura della trasparenza nei vertici aziendali. In effetti, la tutela delle attese di tutti gli stakeholder passa attraverso la ferma volontà di offrire una chiara ed esaustiva rappresentazione delle finalità perseguite, dei principi che animano il governo economico dell’impresa, dei risultati raggiunti e della conseguente capacità di distribuire valore agli interlocutori sociali. Tra le comunicazioni istituzionali di recente introduzione si segnala la relazione sulla corporate governance delle società quotate. Dopo un'ampia trattazione teorica dei sistemi di governance delle società quotate, in Italia e all'estero, il lavoro presenta un'indagine empirica riferita alle imprese quotate in Borsa Italiana, in particolare nei mercati MTA e MTAX. Lo studio ha ad oggetto la comunicazione sulla corporate governance diffusa dalle imprese indicate, che sono sottoposte a requisiti stringenti di trasparenza e di corporate governance. In particolare, l’analisi è condotta, dapprima, sui siti web aziendali, con l’obiettivo di valutare la completezza delle informazioni messe a dispo-sizione degli stakeholder per quanto attiene alle strutture ed ai processi di governance. Successivamente, l’attenzione si concentra sulla relazione di governance, di cui ven-gono approfondite l’efficacia espositiva e la completezza.

Corporate governance ed efficacia della comunicazione con gli stakeholder (Tesi di dottorato)

BOSETTI, Luisa
2006-01-01

Abstract

Da alcuni anni nei sistemi economici avanzati l’attenzione degli investitori, delle autorità di vigilanza e di regolamentazione dei mercati finanziari, degli analisti e – non ultimo – del legislatore, si sta concentrando sui problemi connessi ad un efficace governo delle imprese. In effetti, gli interessi coinvolti nel governo aziendale tendono oggi a crescere nella numerosità e nella varietà, tanto che l’approccio incentrato sulla soddisfazione degli shareholder risulta ormai limitato. Si rende indispensabile, invece, una visione di più ampio respiro, che ponga enfasi sulla necessità di un consenso diffuso da ricercare presso tutti gli interlocutori sociali, realizzando un equilibrato contemperamento degli interessi convergenti nell’impresa. Tale consenso va ricercato non soltanto sui risultati conseguiti ma anche, e soprattutto, sui principi che ispirano l’azione degli organi istituzionali.Gli scandali che, in tutto il mondo, hanno investito le grandi imprese, con ripercussioni significative per gli shareholder di minoranza e per l’ambiente economico in generale, giustificano la richiesta insistente di legalità, responsabilità, equità e trasparenza, quali presupposti per una corretta gestione dei sistemi aziendali e delle relazioni con tutti gli stakeholder. È dunque cresciuto l’interesse per la corporate governance, ovvero per il complesso di principi e modalità da adottare nella direzione e nel conrollo delle imprese e, più in generale, nell’interazione con gli interlocutori sociali al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati sotto il profilo economico, competitivo e socio-ambientale.La necessità di recuperare – o di consolidare – la fiducia degli stakeholder ha portato a rafforzare l’efficacia dei sistemi di corporate governance, in particolare nelle imprese a proprietà diffusa.tale scopo gli ordinamenti nazionali sono stati in parte riformati dai rispettivi legislatori, in parte integrati attraverso le previsioni contenute nei codici di autodisciplina, ponendo enfasi: 1. sulle responsabilità, sui compiti e sul funzionamento degli organi istituzionali; 2. sui sistemi di controllo interno; 3. sulla completezza e sulla veridicità dell’informativa di carattere istituzionale. Con specifico riferimento alla comunicazione istituzionale, tanto il legislatore quanto il mercato esercitano pressioni affinché si diffonda una reale cultura della trasparenza nei vertici aziendali. In effetti, la tutela delle attese di tutti gli stakeholder passa attraverso la ferma volontà di offrire una chiara ed esaustiva rappresentazione delle finalità perseguite, dei principi che animano il governo economico dell’impresa, dei risultati raggiunti e della conseguente capacità di distribuire valore agli interlocutori sociali. Tra le comunicazioni istituzionali di recente introduzione si segnala la relazione sulla corporate governance delle società quotate. Dopo un'ampia trattazione teorica dei sistemi di governance delle società quotate, in Italia e all'estero, il lavoro presenta un'indagine empirica riferita alle imprese quotate in Borsa Italiana, in particolare nei mercati MTA e MTAX. Lo studio ha ad oggetto la comunicazione sulla corporate governance diffusa dalle imprese indicate, che sono sottoposte a requisiti stringenti di trasparenza e di corporate governance. In particolare, l’analisi è condotta, dapprima, sui siti web aziendali, con l’obiettivo di valutare la completezza delle informazioni messe a dispo-sizione degli stakeholder per quanto attiene alle strutture ed ai processi di governance. Successivamente, l’attenzione si concentra sulla relazione di governance, di cui ven-gono approfondite l’efficacia espositiva e la completezza.
2006
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Descrizione: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/494069
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