Per molti aspetti clinici delle gravidanze gemellari mancano elementi di solida evidenza su cui basare la gestione antenatale. L’ecografia delle 10-14 settimane ha un’importanza fondamentale per l’adeguata determinazione della corialità e dell’amnionicità, e offre la possibilità di misurare la translucenza nucale fetale nelle donne che desiderano lo screening per le aneuploidie. La precisa conoscenza della corialità determina anche l’approccio clinico in caso di diagnosi prenatale invasiva e di morte endouterina di uno dei due gemelli. Nel primo trimestre e nelle fasi iniziali del secondo è anche possibile diagnosticare rare complicanze come i gemelli congiunti e la sequenza TRAP (twin reversed arterial perfusion). Tutte le gravidanze gemellari necessitano di un monitoraggio più frequente rispetto alle gravidanze singole, data l’aumentata incidenza di complicazioni fetali e materne. Ciò vale in particolare per le gravidanze monocoriali, dato il rischio di insorgenza di patologie ad esse peculiari come la sindrome da trasfusione feto-fetale e il ritardo di crescita selettivo di un gemello. Le gravidanze monocoriali complicate vanno riferite a un centro in grado di confermare il sospetto diagnostico e di farsi carico del trattamento. Il parto pretermine è frequente nella gravidanza gemellare, ma purtroppo mancano ancora efficaci misure per prevenirlo. Nelle gravidanze che raggiungono il termine, l’espletamento del parto va probabilmente anticipato rispetto a quanto normalmente ritenuto accettabile nella gravidanza singola.

Gestione clinica della gravidanza gemellare

FICHERA, Anna;PREFUMO, FEDERICO;FRATELLI, Nicola;FRUSCA, Tiziana
2009-01-01

Abstract

Per molti aspetti clinici delle gravidanze gemellari mancano elementi di solida evidenza su cui basare la gestione antenatale. L’ecografia delle 10-14 settimane ha un’importanza fondamentale per l’adeguata determinazione della corialità e dell’amnionicità, e offre la possibilità di misurare la translucenza nucale fetale nelle donne che desiderano lo screening per le aneuploidie. La precisa conoscenza della corialità determina anche l’approccio clinico in caso di diagnosi prenatale invasiva e di morte endouterina di uno dei due gemelli. Nel primo trimestre e nelle fasi iniziali del secondo è anche possibile diagnosticare rare complicanze come i gemelli congiunti e la sequenza TRAP (twin reversed arterial perfusion). Tutte le gravidanze gemellari necessitano di un monitoraggio più frequente rispetto alle gravidanze singole, data l’aumentata incidenza di complicazioni fetali e materne. Ciò vale in particolare per le gravidanze monocoriali, dato il rischio di insorgenza di patologie ad esse peculiari come la sindrome da trasfusione feto-fetale e il ritardo di crescita selettivo di un gemello. Le gravidanze monocoriali complicate vanno riferite a un centro in grado di confermare il sospetto diagnostico e di farsi carico del trattamento. Il parto pretermine è frequente nella gravidanza gemellare, ma purtroppo mancano ancora efficaci misure per prevenirlo. Nelle gravidanze che raggiungono il termine, l’espletamento del parto va probabilmente anticipato rispetto a quanto normalmente ritenuto accettabile nella gravidanza singola.
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